L'esterno potrebbe rinascere a Varese.
Fonte: La Prealpina a cura di Giuseppe Sciascia
Fattore Masnago valore aggiunto nella corsa dell'Openjobmetis per Giordano Bortolani. Richiesto da tante piazze anche più ambiziose e con l'opportunità di visibilità in Europa, da Trento alla Virtus Bologna alla stessa Reggio Emilia. Ma mai come stavolta, dopo gli abboccamenti senza esito dell'estate 2023 e 2024, e il "no, grazie" a ottobre dell'anno scorso nelle more dell'affare Mannion, c'è la possibilità che l'esterno nato in Sicilia ma cresciuto all'Olimpia Milano possa imboccare l'autostrada A8 con direzione Varese. Perché considerata la piazza giusta per un giocatore che vuole ritrovare responsabilità da protagonista dopo due stagioni di impiego limitato nelle file dell'EA7. Non solo per avere minuti e tiri da guardia titolare, ma anche per sfruttare la carica garantita da un pubblico caloroso e coinvolgente. Se c'è un fattore che viene universalmente riconosciuto al progetto Scola, è la capacità di lanciare o rigenerare gli italiani: grazie alle loro prestazioni in maglia OJM Caruso e Woldetensae sono diventati azzurri, Alviti è tornato in Nazionale dopo 2 anni e mezzo, e lo stesso Mannion è passato da esubero di Eurolega a Vitoria a play titolare di Eurolega a Milano. Le voci corrono, anche nel gruppo azzurro; e per Bortolani l'opzione Varese potrebbe significare fare due passi indietro rispetto a Milano, per farne uno (o magari due…) avanti attraverso il trampolino di lancio biancorosso. Ecco che le realtà più ambiziose e lucrose hanno meno appeal: la Virtus Bologna con l'Eurolega non dà analoga prospettiva (e infatti il sondaggio non ha avuto seguito). Poi c'è il fattore pubblico, tenuto in grande considerazione dal giocatore che ha bisogno di pubblici caldi per esaltarsi. E qui si va sul sicuro: l'Itelyum Arena è considerata dai giocatori di serie A come il fattore campo più temibile del campionato, dunque la considerazione di cui gode l'opzione l'OJM – anche con la quarta coppa nel migliore dei casi – parrebbe superiore a qualsiasi alternativa con vetrina europea più elevata. Insomma le sensazioni sono buone, e anche gli aspetti economico-contrattuali non sembrano proibitivi: i costi non sono bassi ma adeguati a quelli di una guardia titolare americana, e ci sarebbe disponibilità ad un 1+1 modello Alviti. Però finche si giocano i playoff dell'Olimpia si vivrà di sensazioni: per affrontare concretamente il discorso servirà vedersi di persona e guardarsi negli occhi col giocatore.
