Vicini alla firma i due esterni.
Dalla Gazzetta di Reggio a firma Adriano Arati, la conferma di due mosse imminenti in casa Reggiana. La Unahotels si avvicina sempre più a Troy Caupain, a Diego Garavaglia e a definire il pacchetto esterni. A meno di qualche scossone dell'ultima ora, mai da escludere completamente, la società biancorossa è pronta al primo rinforzo straniero, Troy Caupain, 29enne playmaker statunitense visto in serie A a Brescia e reduce da un'ottima stagione a Strasburgo. Nell'idea della dirigenza sarà lui il sostituto di Cassius Winston come principale creatore di gioco e finalizzatore del nuovo organico. 193 cm, atletico, potente quando si tratta di chiudere in area, ha buon tiro da fuori e negli ultimi anni è molto migliorato come regista e nelle letture. Richiederà un investimento corposo, adeguato a un titolare da coppa europea qual è a oggi Caupain. Sempre in queste ore, Pallacanestro Reggiana prova a chiudere per il prestito di uno dei migliori prospetti italiani, il milanese Diego Garavaglia, esterno di due metri classe 2007. Tra i protagonisti del ciclo dorato delle giovanili dell'Olimpia Milano assieme a Lonati e Suigo, colonna della Nazionale di categoria, lo scorso anno ha giocato anche in B a Oleggio col doppio tesseramento. Adesso appare pronto alla prima vera esperienza da professionista, pur rimanendo ovviamente sotto il controllo della società di origine. Anche per lui erano uscite voci sulla possibilità di un'esperienza al college, oltre a Reggio anche Trento è parecchio interessata, anche se al momento i biancorossi appaiono in vantaggio. Che le due squadre di serie A più pronte a lanciare giovani siano sulle sue tracce racconta del potenziale di Garavaglia. Se le due operazioni andassero in porto, il reparto fuori biancorosso sarebbe ben delineato. Ai confermati Smith, Uglietti e Vitali si unirebbero Caupain e Garavaglia, mancherebbero quindi un altro italiano e soprattutto l'esterno straniero da quintetto. Il talentuoso esterno nato nel 2007 arriverebbe in prestito da Milano. Per guardia e centro c'è da attendere Barford, senza escludere che tra qualche tempo, trattando su cifre oggi lontane, si possa ragionare anche per un ritorno della guardia Usa. Il profilo è quello, un giocatore che abbia fisicità e dia un contributo in difesa e a rimbalzo, oltre che ovviamente in grado di dare una discreta produzione offensiva, pur non da prima punta. Visto che si pescherà nel grande mare statunitense, le opportunità non mancheranno, soprattutto tra un mese, quando anche gli atleti inizieranno a sentire la necessità di un contratto firmato per la stagione successiva e abbasseranno richieste che a giugno sono sempre piuttosto elevate. Mancherebbe un'ala piccola di ruolo, resta da capire se Priftis vorrà andare con un assetto leggero, con Vitali e Garavaglia nel ruolo e la possibilità di andare spesso coi tre piccoli, o se si cercherà un altro elemento italiano.
