L'interessante studio di Eurohoops che fa discutere molto.
Per l’ottavo anno consecutivo, Eurohoops ha fotografato la mappa del potere delle agenzie nella pallacanestro europea, passando in rassegna tutti i giocatori rappresentati in EuroLeague per la stagione 2024/25. Il verdetto conferma un trend ormai consolidato: BeoBasket resta in vetta. Ma il contesto attorno è in fermento e la geografia delle agenzie si sta ridefinendo, tra conferme, nuovi equilibri e modelli operativi sempre più polarizzati.
Con 46 giocatori sotto contratto, BeoBasket si conferma la struttura più influente nel basket europeo. Nessuno come Misko Raznatovic ha saputo costruire un ecosistema così esteso, capillare e integrato nei meccanismi della competizione.
Non si tratta solo di numeri: è un dominio tecnico, tattico e relazionale. Basta citare Wilbekin, Musa, Vesely, Davies, Guduric, Motiejunas, Nebo. Il Bayern Monaco addirittura conta nove giocatori BeoBasket nel proprio roster 2024/25.
YouFirst ha piazzato 30 giocatori e si è ritagliata uno spazio ben definito, alternando top player consolidati come Tavares e Grigonis a giovani emergenti come Samar e Giedraitis. Il denominatore comune? Profili duttili, con upside tecnico e margine di crescita. È un’agenzia che lavora a strati: presente nei grandi contesti, ma anche in progetti con visione di medio periodo.
Octagon ha 20 giocatori, tra cui Milutinov, Walkup, Lessort, Satoransky, Howard, Shengelia, Colson: nomi che stanno regolarmente in campo nei momenti chiave. Octagon non rincorre i numeri, ma il posizionamento ad alta visibilità. È una strategia verticale, fondata sulla credibilità tecnica e sulla gestione di giocatori che fanno la differenza nei playoff.
C’è poi un altro asse, quello a trazione americana, che resta centrale nella costruzione dei roster EuroLeague.
Wasserman (19 giocatori) mantiene una posizione stabile, con un mix di giocatori con passato NBA (Kendrick Nunn, Pokusevski), profili esperti (Jerian Grant, Williams-Goss) e specialisti ad alto impatto come Laprovíttola o Metu.
Priority Sports (16 giocatori) lavora invece su un concetto preciso: instant impact. Baldwin IV è il volto simbolo, ma attorno ci sono Mays, Brown, Nwora, Parker, Bruno Fernando. Potenziale e pedigree.
Oltre ai colossi, si sta affermando una fascia di agenzie che lavora per identità, non per volume.
Sigma Sports (14 giocatori) è un caso scuola. Dentro Sigma ci sono i volti dell’italbasket che conta: Melli, Spagnolo, Flaccadori, Polonara, Caruso, Procida, Akele. Ma anche americani ben integrati nel contesto europeo come Shavon Shields o Daulton Hommes.
Network Sports (11 giocatori) si muove su target più ampi ma con razionalità. Tra i suoi troviamo Campazzo, Hayes-Davis, Shorts, Malcolm. Profili distribuiti in otto squadre, tutti con minutaggio e responsabilità elevate. È una presenza mirata nei roster che contano.
Lotsos Sports (8 giocatori) lavora con pochi giocatori. Qui la quantità non serve, bastano alcuni nomi: Larkin, Teodosic, Calathes, Vezenkov.
BDA Sports è un nome consolidato nel mondo NBA — da Chris Paul a Zach LaVine — e in Eurolega piazza sei profili ben costruiti: Daniel Hackett, Napier, Tibor Pleiss, Stanley Johnson, Trent Forrest, Mikael Jantunen.
IST Basket (agenzia turca) con sei giocatori — tutti distribuiti tra Efes, Fenerbahce, Panathinaikos e Monaco — dimostra una conoscenza profonda del mercato domestico e una capacità concreta di posizionare profili locali: Cedi Osman, Biberovic, Dogus, Ridvan Ocel, Ercan Osmani, fino a Furkan Korkmaz
Sphera Agency, invece, ha una connotazione molto più francese. Dei sei assistiti, quattro giocano tra Paris, ASVEL e Monaco: Leo Cavaliere, Bandja Sy, Juhann Begarin, Timothé Luwawu-Cabarrot. Poi c’è Ognjen Jaramaz a Baskonia e lo storico Edwin Jackson.
Maz Sports Agency (5 giocatori) ha puntato forte sul bacino francofono, mettendo insieme giocatori come Nadir Hifi, Mam Jaiteh, Strazel, Kahudi e Frank Ntilikina.
Andy Bountogiannis (4 giocatori) è attento al mercato balcanico e alla fascia media. Tra i suoi rappresentati in Euroleague ci sono giocatori come Donta Hall, Jordan Loyd, Paris Lee, David Lighty.
Life Sports Agency (4 giocatori) ha saputo ritagliarsi uno spazio interessante, con profili come Kevin Punter, Shaquille Harrison, Vitto Brown, Nathan Mensah.
Tangram Sports: 4 giocatori tra Olimpia Milano e Alba Berlino, con nomi come Causeur, Gillespie, Armoni Brooks e Hermansson.
Xpheres Basketball Management ha quattro giocatori, ma sono Nikola Mirotic, Juancho Hernangomez, Abalde e Bolmaro. Pochi nomi, ma pesanti. Un’agenzia che non ha bisogno di fare volume: lavora su “clienti top”.
Romaior Sports (3 giocatori) si muove con intelligenza tra Spagna e Israele: Usman Garuba, Gabriel Deck, Jasiel Rivero.
Pensack Sports (3 gicatori) lavora in modo simile, ma con base balcanica e attenzione al gioco interno: Bolomboy, Elijah Bryant, Tyrique Jones.
Chiudono il quadro Limelight Hoops, TCA e Triple-Double, tutte con due giocatori, tutti ben piazzati: da Voigtmann e Delow (Limelight) a McKissic e Hayes (TCA), fino a Dobric e Tonut (Triple-Double).
Il mercato delle agenzie in EuroLeague non è più una partita solo tra giganti. La polarizzazione è evidente, ma attorno ai grandi gruppi si muove una costellazione di realtà più piccole, con posizionamenti strategici, legami diretti con determinati club o aree geografiche, e un approccio sempre più verticale.