Il playmaker scelta ponderata.
Fonte: La Prealpina a cura di Giuseppe Sciascia
Un playmaker esperto, capace di fare punti e gioco, da abbinare con una guardia che finalizzi più che costruisca per i compagni. La scelta di Stefan Moody in regia spinge l'Openjobmetis nella direzione di una "guardiona" che garantisca tiro ed energia da accoppiare con un regista amante della spinta a tutto campo come l'ex re degli assist del campionato francese 2022/23. È una scelta strategica in controtendenza rispetto alle due stagioni precedenti, quando Varese aveva scelto una coppia di guardie capaci di trattare la palla (Moretti - Hanlan, poi Mannion - Hanlan nel 2023/24; Mannion - Hands e poi Mitrou Long - Hands nella stagione passata).
LA SCELTA - Moody è un giocatore che ama avere la palla in mano per attaccare il canestro e creare vantaggi; negli ultimi anni (da Larissa a Roanne, fino alla Turchia) ha sempre avuto al suo fianco guardie pure, da lanciare in velocità e imbeccare sul perimetro, anziché "combo" con le quali condividere la bacchetta del comando. Per questo, nel principio del puzzle alla base della costruzione di un roster da dieci giocatori, la scelta dell'ultimo pezzo da incastrare è sulla carta la più "indirizzata", dovendo essere funzionale agli altri nove che ne fanno già parte. Dunque, la caccia alla guardia in casa Openjobmetis è stata avviata con specifiche tecniche ben delineate: qualità balistiche importanti - l'alter ego Moore è giocatore da 1 contro 1 e non un tiratore puro - e buona taglia fisica, per non soffrire il peso degli esterni avversari contando i 179 centimetri di Moody e i 181 di capitan Librizzi. Quindi una guardia dal buon tasso fisico e atletico, per giocare il basket aggressivo in difesa e corsaiolo in attacco che è alla base della filosofia tecnica di coach Kastritis.
IL PROFILO - In sostanza si cerca un Markel Brown più fresco da accoppiare a un playmaker piccolo ma dinamico alla Colbey Ross, non dimenticando che lo stesso Moore ha capacità di creare per i compagni (vedi gli oltre 6 assist di media nell'ultima stagione in G-League). L'area di ricerca è stata al momento circoscritta alla G-League, perché considerata l'opzione migliore per far fruttare il tesoretto da poco meno di 200mila dollari a disposizione per il pezzo finale del roster.
LE OPZIONI - Questione di anagrafe e di motivazioni, cercando un giocatore deciso a costruirsi una carriera europea come è stato per Sean McDermott. Non sarà Jay Scrubb, tastato con interesse appena prima che arrivasse un invito al Veteran Camp dei Boston Celtics. Tra i sondati ci sono giocatori intriganti ma totalmente chiusi all'opzione europea come Ethan Thompson, o altri come Devonte Graham che hanno profili fuori portata (firmato ieri in Eurolega). Jarron Cumberland è opzione considerata che però viene lasciata "a bagnomaria": dell'ex stella di Cincinnati convincono qualità balistiche e senso della posizione, un po' meno il tasso atletico decisamente limitato. Altro nome valutato nel gruppo dei disponibili per l'Europa è quello di Kyle Mangas, 26enne guardia con trascorsi europei in Repubblica Ceca e Lituania che ha fatto bene l'ultima annata in G-League (16,0 punti e 3,8 assist col 40% da 3) ed era alla Summer League di Las Vegas con San Antonio, per riaggregarsi poi a Vancouver nella lega estiva canadese Cebl (dove ha appena firmato Cumberland). Ma la lista dei disponibili da quel sottobosco è in costante aggiornamento...