Le parole del Direttore Sportivo di Sassari.
Intervistato su “centotretuno.com”, il Direttore Sportivo del Banco di Sardegna Sassari, Mauro Sartori, ha parlato di com’è stato costruito il roster per l’annata 2025/26: “Siamo partiti da Thomas e Vincini, il primo un profilo di valore assoluto e Luca un giovane da continuare a spingere nel suo percorso di crescita. Abbiamo cercato di prendere dei giocatori che non andassero a intasare e bloccare le caratteristiche dei due lunghi, cosa che abbiamo fatto anche con chi arrivava via via. Tutti i giocatori arrivati sono convinti della bontà del nostro progetto, Sassari continua a essere un punto di riferimento per il basket italiano ed europeo. Tutti hanno espresso la volontà di cercare di raggiungere al più presto la squadra per lavorare”.
Poi Sartori ha analizzato le qualità dei singoli giocatori stranieri in squadra: “Buie è un giocatore di talento, sa far correre la squadra e dettare i ritmi. Non ha paura di prendersi le sue responsabilità, ha buona visione di campo. Johnson è una guardia fisica e potente, abbina tiro e penetrazione, confidiamo possa riconfermarsi anche in Italia. Marshall è un giocatore nuovo nel panorama europeo, ha assolutamente talento fisico e tecnico. Da lui mi aspetto molto. McGlynn è un giocatore che non sarà quell’atleta eclatante, ma è solido con capacità tecniche e comprensione del gioco. Si abbina bene con Thomas e non volevamo un centro che intasasse l’area. Beliauskas è un ottimo giocatore tecnico e anche a livello morale, ha grande esperienza in Europa ed è un elemento di assoluto valore”.
“Abbiamo cambiato molto, siamo andati su profili che erano entusiasti di sposare il nostro progetto – ha concluso Sartori -. Abbiamo dodici professionisti e uno staff tecnico in grado di coinvolgere tutti. I tanti cambiamenti non sono sempre dovuti alla volontà della società, avevamo un progetto ma i matrimoni si fanno in due. Non ci sono state battaglie, la Dinamo non ha mai trattenuto nessuno e abbiamo cercato di andare per la nostra strada. Spero di aver portato giocatori dai profili idonei e dei giocatori che sappiano divertirsi e sacrificarsi uno per l’altro. Sapendo che la Dinamo sia punto di arrivo, ma anche un punto di partenza. La Dinamo rimane società appetibile, sanno che qua si può fare una buona pallacanestro spinti da una società solida e dal tifo. Spero di avere dodici giocatori che remino verso un’unica direzione”.
Fonte: Lega Basket
