Il vice allenatore Squarcina confida in loro.
Da La Stampa di Alessandria a cura di Stefano Summa, le incognite Hubb e Chapman.
Indicazioni sul collettivo e indizi sullo stato di forma di alcuni singoli: la sconfitta di Trento ne ha forniti al Derthona da prendere in considerazione per il prosieguo della stagione. Per esempio, contro la Dolomiti Energia si è avuta l'impressione di una Bertram in grande difficoltà quando gli avversari hanno messo la partita sulla velocità e sulla fisicità nelle esecuzioni. Impressione emersa in alcuni dettagli del gioco (per esempio a rimbalzo), ma non per forza nel numero di possessi giocati. Domenica infatti il pace della sfida alla Bts Arena si è assestato su 68, inferiore alla media dei bianconeri sinora in campionato (69.3, il secondo dato più basso della Lba dopo Udine per Hack a Stat). Contro Milano si era giocato sui 66 possessi e i leoni avevano vinto, lo stesso è successo quando i ritmi erano stati più elevati (74 possessi) contro Treviso. Si può dedurre dunque che il team di Mario Fioretti (che pure ha espresso il desiderio di vedere un gioco solido in difesa e più rapido nella metà campo opposta) non soffra di per sé sbalzi nel ritmo di gioco, bensì la maggiore presenza atletica di chi riesce a imporli. A livello di singoli, poi, l'impatto non ancora continuo in uscita dalla panchina di Hubb si è fatto sentire aTrento. Pur con un campione di appena tre partite, in generale l'ex Aek Atene non sta riuscendo a fare la differenza soprattutto in attacco, con un ampio scarto tra l'offensive rating bianconero quando è in campo (115.6 punti segnati per 100 possessi) e quello quando siede in panchina (129 punti per 100 possessi). «Prentiss ha mostrato buone cose, gli manca un filino di pazienza in più per mettere insieme le sue qualità in attacco - il vice allenatore Iacopo Squarcina ne aveva parlato così alla vigilia dell'ultimo match -. Appena riuscirà a trovare un bilanciamento e il ritmo di gioco a lui più congeniale, potrà essere un grande valore aggiunto. Personalmente penso possa diventare uno dei migliori playmaker del campionato». La serata storta di Gorham ha posto poi l'accento sull'inserimento ancora un po' rallentato di Chapman. A livello statistico formalmente positivo per impatto (+1.4 in offensive rating, 3.6 in defensive rating per i tortonesi tra i minuti quando è sul parquet e quelli in cui non c'è), certamente però non ancora abbastanza sostanzioso per trascinare la squadra. «Brekkott potrebbe essere una sorpresa per molti - confida Squarcina - è un pochino in ritardo a livello di condizione fisica perché è arrivato più tardi da noi, ma per conoscenza cestistica e qualità potrebbe essere una rivelazione, semplicemente gli manca un po' di rodaggio».