Il lungo si prende minuti e spazio.
Nelle prime due partite della Nazionale per le qualificazioni al Mondiale 2027 (giovedì sconfitta con l'Islanda a Tortona e ieri impresa vincente in Lituania) ci sono storie che toccano Milano: quella del passato con Luigi Suigo, quella del presente con Stefano Tonut e Nico Mannion. Il diciottenne Suigo, cresciuto nell'Olimpia, contro l'Islanda ha giocato poco e male, paralizzato dall'emozione dell'esordio come si è visto al primo tiro, quasi un cross, mentre molto meglio è andato ieri: entrato in un cattivo momento azzurro, nel secondo quarto, ha fatto la sua parte in difesa e segnato i primi punti in Nazionale con un canestro da tre. Ma soprattutto Luca Banchi, allenatore del primo scudetto Olimpia dell'era Armani, lo ha tenuto in campo in tante fasi calde, senza paura. E Suigo ha messo il suo mattone, con personalità, per 12 minuti. È il 2.20 di Tradate (già nel mirino della Nba) la grande speranza del nuovo corso azzurro.