La legge di Vildoza, Dubai battuta!

06 dicembre 2025 07:39

Argentino leader assoluto in questa sfida.

Da La Repubblica a cura di Walter Fuochi, la grande vittoria bolognese, in una sfida molto dura. Il primo anno di regno di Ivanovic, salito al trono un altro 5 dicembre, si completa in gloria, abbattendo di puro cuore e gaglioffa astuzia la sesta vittima su sei delle gare interne di Eurolega, stavolta il disco volante di Dubai, squadra aliena concepita in vitro già come prototipo della Nba Europe, se e quando verrà. Squadra invece di passione e di storia, la Virtus trionfa dopo 40' di battaglia nel fango, per tre prodezze filate di Vildoza. Tripla, tripla e furto di palla alla sirena, per scappare col bottino. Non sarà stata bella, ma consentirà di guardare negli occhi il decimo posto che il fiero capo Zanna Bianca ha indicato come obiettivo. La vince Vildoza (4/5, 4 rubate, 5 assist), anche quando la sua regia rallenta, lo supportano Edwards (9/21) e Morgan (2/8) come prime punte, lo rafforzano il 3/6 e i 9 rimbalzi di Diouf, uno sprazzo di Smailagic (1/5) e un altro di Alston (4/6), spuntandola in una ripresa di costante inseguimento, con il sorridente, quasi insperato rush finale. PalaFiera, interno notte. Pure da Dubai piovono volti del passato: Abass, applaudito, è qui a giocare, Jaiteh a casa a guarire. Una strana sfida a schiaffoni parte con un 7-2 ospite, ripreso in un amen da 8 filati di Alston e subito dopo ribaltato da un 21-4 interno che fa sfogliare agli "arabi" le pagine peggiori del loro album di figurine. Una difesa infilzata da tutti i tagli e palle perse su passaggi consegnati accendono il 26-13 che lancia la Virtus, ma l'anestetizza pure, perchè la partita facile finisce lì, stordita da un 16-0 altrui in 5'20" senza gol nostrani. Accade in quel tratto che Pajola salga a tre falli (non levato al secondo), e che attacco e difesa si inseguano in boiate assortite. Sul 26-29 torna Edwards, ma di lui la Vu vive e muore. Tira solo Boogie, gli altri guardano (anche a rimbalzo: 12 a 22, 8 offensivi): ne ha 17 al tè (con 14 tiri), nessun altro l'affianca, usciti dalla panchina solo 3 punti di Jallow. Ripresa. Subito -8, e qui Vildoza cade sulla caviglia, per un antisportivo sulla tripla da cui la Vu cava 5 punti e un match riaperto, mentre Luca saltella dietro la panca. Dusko leva Boogie e cerca in Pajola una regia più svelta del tango argentino. Sale la temperatura in difesa, davanti sono ancora avventure (e palle perse), fino a un insperato +4 che dura niente. Il verdetto all'ultima frazione. Galleggia avanti Dubai, con vari +5, la Vu non cede e sorpassa a 4' con Diouf (71-69) e a 2' con Vildoza (76-75). Risponde Avramovic (+2), Diouf prima sbaglia un rigore poi s'incarta poi acchiappa un rimbalzo d'oro, su cui Vildoza spara ancora: 79-78 a 27". La Virtus spende due falli e lascia 7" all'ultimo assalto. Petrusev parte, ma la palla non c'è più. Scippo, ma non ci sarà processo per direttissima. 

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