Virtus tutto cuore, si spegne sul ferro la rimonta clamorosa

27 dicembre 2025 08:22

Alston sbaglia la tripla dell'overtime.

Da La Repubblica a cura di Walter Fuochi, il recap della sfida di Eurolega. Risalita da -20 a -1, incendiando i novemila di un'arena piena come un uovo, la Virtus cade ai piedi della sua magnifica incompiuta, cedendo all'Olympiacos per una differenza di cilindrata a tratti impietosa. Con meno di metà dei rimbalzi acchiappati, la Vu aspettava solo di essere giustiziata, quando però i suoi splendidi cuori si sono ribellati, costringendo la nemica prepotente a rivincersi il match che già sonnecchiava fra due guanciali. La Virtus ha opposto quel che passa il convento a una squadra costruita per arrivare in fondo (e soprattutto in cima), fresca di innesto di Monte Morris, un play con quasi 500 partite Nba alle spalle, collaudata, e forse anche ingrigita, da un quinquennio insieme. Pareva condannata sul -20 a 11' dalla fine, ha sognato un finale diverso in un quarto di grande intensità ed efficacia (34 a 20). Non abbastanza. Peccato. La testa alta, stavolta, non è retorica. Vildoza (6/7 e 4 assist) e Morgan (4/9 più 5) sono state le anime della rimonta, insieme all'eterno Hackett, mentre è mancato Edwards (zero punti nella ripresa di un 5/16 totale). Cronaca. Nove punti di ritardo al riposo non sono una sentenza, ma il racconto d'una mezza gara che pende di brutto. Nel primo quarto una Virtus fresca e rapace, bella davanti e dietro, nutre soprattutto con le perse altrui un contropiede perfino sfruttato a metà. Comanda ma non si stacca. Nel secondo, messe vie le sventatezze, l'Olympiacos stampa un 17-5 in cui denuda l'impotenza dell'attacco di casa e di lì, d'inerzia, prende la decina di punti che la portano al tè. Infila 6 triple, lucra e trasforma liberi (13/14), straccia il nemico a rimbalzo (19 a 8). C'è in quei numeri, appunto, la malacopia della sentenza già pronta, affidata la resistenza bianconera ai 14 punti d'azzardo di Edwards e al poco altro rastrellato dalla comunità. Ripresa col cuore in mano. Sempre soccombendo nelle due aree, la Vu ruba qualche palla e mangia un po' di grasso, toccando un -6 (51-57). Ma l'Oly ha troppi muscoli in più, le spingarde di Fournier e Dorsey non conoscono distanza e il +20 al morire del terzo quarto pare aver già detto tutto. Resta il cuore, a scandire un'irreale progressione. -5 a 6'30", dopo un 18-3 impastato da Morgan e Hackett. Due triple di Vidoza per il -4 a 3'20". Una schiacciata di Niang per il -2 a 1'41". Fournier replica dalla ionosfera. Accorciano due liberi di Diouf e un'altra schiacciata di Niang. -1 a 42". Dorsey a 20" fa +3, Diouf -1 a 8". Rimessa ospite, Ivanovic reclama un 5". Fallo, invece. Peters +3 a 3". Rimessa Virtus. Alston, fuori. Finita. La prossima è l'ultima di andata, il 2 contro Milano. Ma prima c'è il lunedì a Trieste per il campionato. 

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