Felice l'allenatore della Germani, ma con la testa proiettata a gara 4.
Da BresciaOggi la sala stampa sul fronte Leonessa Brescia. Sorride eccome Peppe Poeta nel dopo gara della sfida di Trieste. Sorride perché la sua Germani, dopo avere toccato il fondo di un primo tempo disastroso, è riuscita con fiducia, applicazione, costanza, voglia, rabbia e qualità a ribaltare l'inerzia e a guadagnarsi la chance di chiudere la serie domani a Trieste. «La classica partita da play-off - spiega Poeta -. Siamo partiti un po' contratti, poi dopo che qualche tiro non è entrato abbiamo perso fiducia. Ci siamo portati dietro il secondo tempo di gara-2, ci è rimasto nella testa. Abbiamo fatto fatica, c'è stata un po' di paura». Poi, negli spogliatoi, qualcosa è cambiato e il crescendo della Germani ha messo all'angolo un avversario che sembrava avere le mani sull'incontro. «Abbiamo fatto un secondo tempo tra i migliori dell'anno, concedendo soltanto 29 punti a una squadra come Trieste. In attacco siamo riusciti a ritrovare il flusso. Nel momento di maggiore difficoltà la squadra ha avuto una reazione importante, contro un avversario profondo, lungo, forte». Rivers e Ndour i trascinatori: «Prestazione di spessore, sono troppo importanti per noi. Ci danno fisicità quando giocano così. Sappiamo che la serie penderà dalla nostra parte solo se riusciremo a difendere come abbiamo difeso nel secondo tempo. Se proviamo a giocare a un punto in più contro Trieste rischiamo sempre di perderla. Siamo stati bravi a non concedere troppo da tre punti, una delle cose che volevamo». Adesso testa a Trieste e alla partita che potrebbe essere decisiva. «Resettiamo tutto e pensiamo solo alla prossima. Sappiamo che non è ancora fatta e potrebbe essere una serie ancora lunga. Testa alla partita, al qui e ora, i conti li faremo solo alla fine».
