L'ala riconfermata a Varese
Fonte: La Prealpina a cura di Giuseppe Sciascia
Davide Alviti concederà il bis in maglia OJM. Il primo tassello del quintetto base della Varese che verrà è ufficialmente occupato grazie alla conferma dell'ala di Alatri (foto Blitz). Comunicazione ufficiale nella mattinata di ieri da parte del club biancorosso, alla scadenza naturale - anticipata di qualche giorno rispetto alle indicazioni iniziali - della clausola d'uscita in favore del giocatore dal contratto 1+1 stipulato nell'estate 2024. Confermate dunque le sensazioni espresse ieri su queste colonne in merito ad eventuali sirene da Trapani per l'ex campione d'Italia con Milano. Lecita la proposta, finché dura l'escape; ma mai c'è stato il rischio di un addio da parte del giocatore del 1996.
LO SCATTO E IL FEELING - Dunque Alviti non lascia, bensì raddoppia, dimostrando con i fatti il suo gradimento per Varese e coach Kastritis. Restare col contratto in essere gli garantisce uno scatto salariale importante (170mila euro rispetto ai 130 del 2024/25). Ma soprattutto la possibilità di confermarsi, o addirittura migliorare, dopo la miglior stagione della sua carriera in serie A con i massimi di punti e rimbalzi (rispettivamente 13,9 e 4,7). Specie alla luce del feeling con il tecnico ellenico, che sin dal suo arrivo ha fatto di "Dado" la sua emanazione sul campo in termini di leadership silenziosa e capacità di interpretare al meglio il suo stile di gioco (15,9 punti con un clamoroso 51% da 3 nelle 11 gare dirette da "coach K"). Per convincerlo ad andarsene da Varese sarebbe servita una proposta irrinunciabile sul piano tecnico ed economico; non essendone arrivate, Alviti vestirà il biancorosso anche nel 2025/26, confidando di ripetersi per diventare un pezzo pregiato del prossimo mercato senza più costi di svincolo (al 30 giugno 2026 sarà free agent senza uscite).
CONTINUITÀ TRICOLORE - Dunque l'ala che a Varese si è riguadagnata la chiamata di Gianmarco Pozzecco in maglia azzurra resta per convinzione, non per mancanza di alternative più valide, come accaduto nell'estate 2024 a qualche suo predecessore (su tutti Gabe Brown). In soldoni, tutto è bene quel che finisce bene, per tutte le parti in causa. L'O- JM conferma il suo italiano di spicco, che occuperà il posto di ala piccola nello starting five di coach Kastritis, sfruttando la sua duttilità per slittare all'occorrenza anche nello spot di ala forte. E con la permanenza di Alviti può mantenere lo schieramento con 5 italiani e 5 stranieri, con un "pacchetto tricolore" i m p r o ntato sulla rotta della continuità: l'aggiunta di Max Ladurner sarà l'unica novità di rilievo, Mauro Villa completerà il pacchetto tricolore che dovrebbe comunque essere integrato da un lungo da sviluppare, pescato tra le "rimanenze" a fine mercato, solo per garantire accoppiamenti efficaci nei quintetti di allenamento.
IDEE STRANIERE - Ma anche Alviti potrà restare per il secondo anno consecutivo in una città dove si è trovato bene dentro e fuori dal campo, raggiungendo una dimensione ottimale - anche grazie al rapporto con Kastritis - per esprimere le sue qualità tecniche all'interno di un sistema di gioco assai calzante per lui. Quindi è tempo per avviare il mercato degli stranieri? In realtà la coppia Sogolow-Horowitz, più Matteo Jemoli come raccordo fra area tecnica e staff, scandaglia il mercato da settimane, soprattutto nel ruolo chiave del pivot titolare con mansioni specifiche da architrave difensiva. Col parco italiani ormai blindato, vedremo nei prossimi giorni se ci saranno accelerazioni sulle situazioni esplorate da qualche tempo, ancor prima del verdetto della FIBA sulla wild card presentata da Varese.
