Partita delicata per i lagunari.
Dal Gazzettino di Venezia a firma Giacomo Garbisa, la preview di una sfida molto delicata per la Reyer. Passa da Trapani il riscatto di un'Umana Reyer scottata dalla pessima prestazione in Eurocup contro il Bahcesehir. Il pesante ko 93-74 rimediato in Turchia ma soprattutto l'atteggiamento e la pigrizia mostrate sul parquet hanno portato a un intenso confronto fra dirigenza, staff tecnico e giocatori, adesso è il momento di passare dalle parole ai fatti: questo pomeriggio (palla a due ore 17.00, diretta LBA TV), al PalaShark di Trapani, la Reyer è chiamata a una immediata reazione. L'ha chiesta senza mezze misure – nell'assumersi in primis le proprie responsabilità – coach Neven Spahija che ha invitato i propri giocatori a metterci la faccia; l'ha chiesta naturalmente la dirigenza; la chiede a gran voce tutto l'ambiente orogranata che non è soddisfatto dei primi 120' stagionali fra campionato ed Europa.
TRASFERTA DELICATA - La sfida contro Trapani rappresenta però un test tutt'altro che morbido, anche perché i siciliani si trovano più o meno nell'analoga situazione di Venezia, reduci infatti da una bella vittoria in campionato all'esordio in casa di Trieste (91-87) ma anche da un brutto scivolone interno in Champions League contro Tenerife (84-78). Per la prima trasferta di campionato coach Spahija potrà contare sul roster al completo e una risposta concreta si attende in particolare da Denzel Valentine, Chris Horton e RJ Cole, fin qui autori di prestazioni poco convincenti. Due i precedenti risalenti alla scorsa stagione con bilancio in parità e fattore campo sempre rispettato: 81-82 al Taliercio (16 punti Mfiondu Kabengele, 13 della coppia Tyler Ennis-Kyle Wiltjer) e 110-100 dopo overtime al PalaShark (26 Ennis, 21 Kabengele).
COLPO SU COLPO - «Trapani è un'ottima squadra, ha perso la prima gara stagionale in casa e dobbiamo aspettarci che siano molto arrabbiati. Entrambe arriviamo da un brutto ko, attendiamoci una partita durissima. Anche loro hanno cambiato parecchio in estate pur mantenendo gli stessi principi di un gioco basato su aggressività, tanta corsa, talento e punti nelle mani» l'analisi di coach Spahija nella sfida tutta croata contro il connazionale e amico Jasmin Repesa (nel derby bilancio favorevole al tecnico trapanese 6-3). Il confronto post Turchia è stato duro ma onesto, ha spiegato il tecnico di Sebenico, adesso però serve una reazione da parte della squadra perché alcuni atteggiamenti non saranno più accettati. «Una squadra seria non può avere tutti questi alti e bassi» sottolinea Spahija che poi individua uno dei problemi nella mancanza di equilibrio.
QUESTIONE DI EQUILIBRIO - «Con sette giocatori nuovi è normale si debba ritrovare un equilibrio ma va assolutamente fatto subito, bisogna essere più concentrati, avere maggiore voglia. Il tempo adesso è terminato: si deve migliorare da subito. Le parole non valgono se poi non si mettono in pratica». Escluso totalmente, invece, un problema di condizione atletica: «E' eccellente, stiamo in perfette condizioni. Anzi, il lavoro che sta svolgendo Francesco Cuzzolin ci mette nelle condizioni di poter esprimere un extra sforzo».
GLI AVVERSARI - Sul fronte giocatori, ritorno da grande ex per Chris Horton che in Sicilia ha disputato le ultime due stagioni conquistando promozione in serie A e i playoff l'anno scorso fino alla semifinale scudetto chiudendo a 10.4 punti e 6.5 rimbalzi di media; in casa Trapani non dovrebbe invece essere ancora a disposizione JD Notae, out nelle prime due gare, alle prese con un fastidio muscolare. In un roster che conta le conferme di Eboua, del mestrino Riccardo Rossato, Amar Alibegovic e John Petrucelli, Trapani ha inserito Alessandro Cappelletti (in estate molto vicino proprio alla Reyer), l'italo-americano Ryan Arcidiacono, l'ex Trento Jordan Ford, Timmy Allen, Matthew Hurt e il centro maliano Adama Sanogo.
