Il commento del coach triestino.
Da Il Piccolo a cura di Lorenzo Gatto. Male sul campo, forse ancor peggio nel dopo partita. Da ascoltare con attenzione le parole di coach Gonzalez al termine di una sfida nella quale la Pallacanestro Trieste ha subito una vera e propria lezione di basket. Senza mordente, quasi rassegnato, il tecnico spagnolo pone l'accento sul doppio impegno coppa-campionato, lo stesso doppio impegno che ha visto la Reyer in campo a metà settimana in Eurocup. Commento inaccettabile soprattutto vista l'entità della sconfitta. Si può perdere a Venezia, una sconfitta sul campo della Reyer fa parte del gioco ma prenderne 36 senza un minimo di reazione va oltre il lecito consentito. «Questo è quello che significa giocare in Europa - il commento di Gonzalez -. Abbiamo giocato una partita molto buona mercoledì sera con il Galatasaray, stasera (ieri, ndr) evidentemente non abbiamo recuperato. È difficile ma dobbiamo essere capaci di giocare tutte le partite con la giusta intensità». Difficile fare una analisi di questi quaranta minuti in cui, davvero, c'è poco o nulla da salvare. «Abbiamo bisogno di migliorare tante cose - conferma il tecnico spagnolo -, soprattutto la difesa. E poi, fondamentale, è cominciare meglio le partite. Anche contro la Reyer abbiamo preso break immediatamente, loro hanno preso fiducia e per noi tutto si è fatto in salita. Non so se è un problema di testa o di gambe (e se non lo sa lui, la stagione comincia a farsi complicata, ndr), ma non abbiamo avuto la forza di ritornare in partita. Nella seconda parte di gara ci siamo sciolti e arresi ai nostri avversari». Archiviata la debacle in terra veneta, sotto con i prossimi impegni. Martedì si torna in Champions League per affrontare in trasferta l'Igokea, domenica prossima la sfida tanto attesa contro l'Apu Udine. Derby nel quale servirà una Trieste completamente diversa da quella vista contro Venezia.