Continua la cavalcata della Germani
Dal Giornale di Brescia a cura di Folco Donati, il racconto del successo di Brescia su Trieste.
La Germani stronca anche la Pallacanestro Trieste vincendo la sesta gara di un campionato che la vede sempre più protagonista. Ancora un successo, ancora una prestazione da far spellare le mani a forza di applausi, ancora due punti che valgono la vetta della classifica. Aggettivi esauriti per questa squadra. Spettacolare, essenziale, capace di fare le cose giuste al momento giusto. Un'armata invincibile che di vittoria in vittoria si mantiene in vetta alla classifica della Serie A. Una squadra che possiede una chimica perfetta. Che tira dalla lunetta come un automa (18/18), che vince la gara dei rimbalzi (43 contro 31), che iscrive a referto nuovamente cinque uomini in doppia cifra (e all'appello in fatto di punti manca Miro Bilan che però cattura la bellezza di 13 rimbalzi). Una squadra perfetta, costruita per vincere e che, guidata dall'esordiente Matteo Cotelli, per ora non sta facendo rimpiangere quella spettacolare dello scorso anno sportivo.
Una prestazione da grandissima squadra - In un primo quarto giocato ai mille all'ora, è inizialmente la formazione triestina a trovare ottime soluzioni offensive. Colbey Ross sembra inarrestabile, e con i suoi 7 punti i biancorossi volano sull'11-2, con Brescia che fallisce un paio di facili occasioni per pareggiare le sfuriate della guardia statunitense. Ad accendere la miccia che fa carburare al meglio l'attacco bresciano ci pensa un finalmente ritrovato Demetre Rivers. Nel giro di novanta secondi l'ala nativa della Carolina del Sud mette a referto 8 punti che esaltano la Leonessa e i suoi quattromila tifosi. Dopo avere piazzato un break di 9-0, grazie anche a cinque punti consecutivi di capitan Della Valle, la Germani assapora il gusto del primo vantaggio sul 19-18 (7'). Trieste, autrice di un ottimo avvio di partita, non riesce più a mettere il naso avanti nella gara. Il primo quarto alla fine è dominato dalla Leonessa dei canestri che va a bordo campo a godere del primo mini intervallo avanti sul 32-25. Nel secondo periodo è come al solito il gladiatorio Jason Burnell a esibire quella pallacanestro confezionata con pochi fronzoli e tanta sostanza che a Brescia e ai bresciani piace tanto. I punti dell'uomo della Florida e le sue vigorose difese procurano importanti vantaggi alla Germani (38-27,44-29). Quando suona la sirena di metà gara Della Valle e compagni vantano 9 punti di margine sul 53-44 e un 13/13 nel tiro dalla lunetta.
Riflettori puntati sul secondo tempo - Marce alte sempre inserite anche nella ripresa per la Germani, che nonostante il 6-0 con il quale Trieste inaugura la seconda parte della sfida (50-53), nel giro di un niente torna padrona dell'incontro e dell'inerzia. In rapida successione Ndour, Ivanovic e Della Valle riportano il vantaggio bresciano in termini di assoluta tranquillità (60-50, 69-56). Iniziato l'ultimo periodo avanti sul 71-60, nell'ultima parte del match Della Valle e soci non tolgono un solo istante il piede dall'acceleratore sino a portare il margine fra loro e i triestini oltre i venti punti. «Brescia è una squadra bella da morire», cantano i tifosi in festa a fine partita. Difficile dare torto al pubblico bresciano, perché la Germani di quest'anno sembra una copia uguale e identica a quella che lo scorso anno si giocò lo scudetto contro la Virtus Bologna. Terminato il ciclo di ferro con due vittorie sonanti con Milano e Trieste, oltre alla sconfitta di misura di Trapani, la Leonessa si gode il primato in classifica in attesa di affrontare prima la trasferta di Napoli, domenica 16 alle 19, e poi il derby contro Cremona, venerdì 21 alle 20.30 al PalaLeonessa. Il sogno continua.