Vittoria netta per Milano.
Da La Gazzetta dello Sport a cura di Giuseppe Nigro, il racconto della netta vittoria dell'Olimpia su Treviso.
Piomba sul campionato l'ItalMilano. Annunciato un turnover massiccio dopo i 50 minuti con l'Efes meno di 48 ore prima, Messina ha ottenuto nel + 24 su Treviso la miglior risposta in stagione dal suo gruppo azzurro, decisivo per gestire un calendario del genere: massimo stagionale di punti in campionato per Mannion, Totè e Ricci (eguagliato), con Tonut in campo più di Guduric e Flaccadori non molto di meno, attorno a un Brooks alla quinta partita su sei oltre i 20 punti. Ospitare Treviso, che aveva appena vinto la prima partita in A dopo più di un mese, ha un coefficiente di difficoltà evidentemente diverso rispetto alle trasferte a Brescia e Istanbul, ma l'Olimpia stavolta è entrata in campo con la testa per farlo vedere. «Importante chiudere cosi la settimana, chi ha sostituito i giocatori in debito di energie si è fatto trovare pronto», dice il coach Olimpia Ettore Messina, che alle assenze di LeDay (oggi risonanza magnetica dopo il guaio all'inguine di venerdì) e Brown ha aggiunto il riposo di Shields, Sestina e Diop.
Le chiavi - I veneti, che non sono costruiti per giocare due partite in meno di 48 ore, durano 4 minuti con percentuali da incubo per chi arrivava fin qui a oltre 90 punti di media: chiuderà a 63 con 19 perse e 20 errori su 26 tiri da tre. Tra il 35enne Ragland undici anni fa all'Olimpia e l'azzurrino d'oro Torresani nativo di Milano, con Abdur Rahkman, Pinkins e Stephens molto sotto le proprie medie, si vede solo l'esperto lituano Olisevicius per coach Alessandro Rossi che dice: «Delle volte quando non ci arrivi con le gambe devi avere la forza di arrivarci con la testa». Con 7 errori al tiro e 4 perse in 12 possessi, Treviso imbarca una prima spallata di 15-2 a fine primo quarto, e poi nei primi dieci possessi del secondo segna solo con un paio di viaggi in lunetta: il totale è un break di 27-4 in 8' per accorgersi al 12' (35-15) che la serata è già andata. Mannion si mette in partita coi recuperi e innescando i compagni con Ellis e Tonut, Brooks è una macchina da canestri (13 punti in 12' al riposo, 22 alla fine), Ricci a 34 anni si conferma alla sua miglior stagione milanese e il più osannato dal Forum. Poi c'è Nebo che stoppa, mentre Booker e Totè aggiungono la dimensione di facilitatori per i compagni. In particolare, tra i lunghi, il ritorno degli infortunati ha aggiunto la capacità di Totè (10 punti e 5 falli subiti già a metà partita) e di Nebo di attirare l'attenzione delle difese coi loro tagli aggressivi in area. Nell'ultimo slancio sul 74-47 al 34' c'è anche Flaccadori («Da dieci giorni in mezzo a una brutta tendinite», svela Messina). Solo non si vede ancora Guduric: «Lo aspettiamo con fiducia», la morale della argomentata pazienza di Messina.
Il futuro - II coach, che dell'Olimpia è anche presidente delle Basketball Operations, in conferenza risponde sul posto di Milano nella nascente Nba Europe di cui ha parlato tre giorni fa il gm di Nba Europe George Aivazoglou: «Sostenibilità economica, calendari, bacino di giocatori: è ovvio che così non si può continuare. Noi siamo aperti a sentire tutte le proposte, poi la proprietà valuterà cosa possiamo fare. Che per la Nba sia un obiettivo importante avere una partecipazione in qualsiasi modo dell'Olimpia è qualcosa che credo faccia molto piacere alla proprietà e ancora una volta una prova dell'apprezzamento per l'impegno che la famiglia Armani ha messo nella pallacanestro e un bel riconoscimento per la città e la sua storia».