Le parole sulla scissione con Carlo Gherardi.
Dal Corriere dello Sport a cura di Luca Muleo, le parole del Presidente Virtus. La scena è a favore di telecamere. «Dov'è Carlo?» urla il presidente Massimo Zanetti in parterre, anticipando le domande dei cronisti con quella che pensa essere la risposta plastica da offrire alla domanda più ovvia, cosa sia successo tra lui e Carlo Gherardi, l'azionista di minoranza che ha salutato, riconsegnando il suo 49% e lasciando lo stesso Zanetti da solo al timone. «Gherardi è un mio grande amico e ha aiutato tanto la Virtus. Gli avevo sempre detto che il giorno che avesse voluto uscire poteva farlo» dice il presidente dull'ex socio. «Se ci sono imprenditori bolognesi si possono fare avanti, come a suo tempo si era fatto avanti Gherardi» ancora Zanetti sul futuro. Che taccia di «balla grande come una casa» l'indiscrezione sul suo no a una cordata e non vuol parlare dell'Ipotesi circolante di un budget ridotto a soli 9 milioni di euro per il prossimo anno. «Per ora io vado avanti da solo, vedremo. Chiaro che se domani arriva l'arabo del Qatar e mi copre d'oro come Inzaghi ci penso seriamente». Gherardi, che non senza una punta di imbarazzo ha ricambiato l'abbraccio e fatto da sponda, ribadisce come la sua uscita di scena «era negli accordi iniziali, sono felice di aver aiutato. Mai pensato di fare un passo avanti, sempre stato di passaggio. La mia esperienza è chiusa, ho fiducia in Zanetti».