Le parole del GM di Cantù.
Intervistato sul “Giornale di Cantù”, il General Manager dell’Acqua San Bernardo Cantù, Alessandro Santoro, ha fatto il punto sul mercato, partendo dagli addii: «Sono tutte scelte di cui ci dispiace enormemente e sono valutazioni molto dolorose e sofferte, ma sapevamo che avremmo dovuto affrontarle. L'analisi comprende ragioni tecniche, strategiche ed economiche. Il solo dato numerico, avendo cinque o sei statunitensi in serie A, è rilevante».
«La promozione? La felicità ha prevalso sulla sensazione di liberazione – prosegue Santoro - anche se ci siamo tolti un peso enorme. Abbiamo sempre immaginato questo obiettivo, voluto e sofferto. È arrivato nell'anno più difficile. Siamo stati bravi a capire che stagione fosse e ad adeguarci alla nuova formula. Abbiamo affrontato il momento decisivo senza infortuni e ha coinciso con un risultato che porta felicità immensa per tutti».
E ora la Serie A: «È molto più competitiva di quello che si possa immaginare. Ci sarà da lottare e stringere i denti. Vogliamo essere al passo con tutti e siamo consapevoli di avere a che fare con roster esperti. L'obiettivo è una salvezza tranquilla, ma ce la dobbiamo guadagnare».
La costruzione dell'arena, inoltre, prosegue: «Cambierà la vita alla Pallacanestro Cantù e all'intera comunità. È un impianto che viene ri-offerto al territorio che ne aveva bisogno. L'arena attira attenzione, curiosità e consolida ciò che c'è già a Cantù, anche al di fuori del mondo dello sport».