Prestazione fantastica contro la Serbia.
Dalla Gazzetta dello Sport a firma Giulia Arturi, la grande impresa azzurra. L'Italia batte la Serbia 85-78 e conquista la finale dell'Europeo Under 20, per la prima volta dopo l'oro del 2013. Oggi alle 19.30 (diretta sul canale YouTube della Fiba), a Heraklion (Grecia), la Nazionale di coach Rossi sfiderà la Lituania, che nell'altra semifinale ha superato la Francia. Contro una avversaria fìsica e intensa come la Serbia, gli azzurrini hanno giocato una partita coraggiosa e brillante in attacco, generosa in difesa. L'Italia è partita forte con 27 punti nel primo quarto e ha allungato fino al +19 nel terzo, prima di subire la rimonta serba che riporta il margine a soli 4 punti. Ma nel momento più diffìcile, gli azzurri hanno dimostrato maturità e freddezza, gestendo il finale con lucidità. Francesco Ferrari è stato il miglior realizzatore con 21 punti. Ottimo anche l'apporto di Leonardo Marangon (18 punti, 5 rimbalzi, 4 assist), Elisee Assui 17 punti, 4 rimbalzi, 4 triple nel primo tempo) e Stefano Trucchetti (10 punti, 4 rimbalzi, 5 assist). Con 8 rimbalzi, Charles Atamah è stato il migliore tra gli azzurri anche per plus/minus. Orgoglio Coach Rossi applaude i suoi: «Siamo andati oltre ogni ostacolo, giocando con attenzione e lucidità contro una squadra forte e trovando l'energia per difendere di squadra. Ora proviamo a fare l'ultimo passo, consapevoli che sarà difficile recuperare le energie. Complimenti a questi ragazzi: sono un esempio per tutto il movimento». Anche il presidente della Fip Gianni Petrucci celebra il traguardo: «Un grande risultato per la nostra pallacanestro. Ora giochiamo per l'oro, e questa squadra ha già dimostrato di saper sorprendere». L'Italia Under 20 tornerà così a disputare la finale continentale per la quarta volta nella sua storia. Le due finali più recenti sono quella vittoriosa del 2013, con Della Valle e Tonut protagonisti contro la Lettonia, e quella persa nel 2011 dalla Nazionale di Melli, Gentile e Polonara contro la Spagna di Mirotic. Prima, l'oro del 1992 e l'argento del 1994. Oggi un'altra generazione azzurra proverà a scrivere la sua pagina di storia.
