DAZN si smarca dal basket.
Dalla Gazzetta di Reggio a cura di Adriano Arati, si cerca di far chiarezza sulla situazione diritti TV. Dove si vedranno le partite della prossima serie A di basket? E della Bcl? Domande che si pongono migliaia di appassionati di tutta Italia, tra cui parecchi reggiani, e che a due mesi dalla prima palla a due non hanno ancora una risposta. Non il massimo, considerando che a fine mese, attorno al 30 luglio, Lba effettuerà i sorteggi per la costruzione del calendario. I diritti per gli eventi principali sono stati assegnati pochi giorni fa a Sky Italia, che ha ottenuto il pacchetto Pay Plus per le prossime tre annate sportive, sino al 2028. Si parla di due gare per turno di stagione regolare, playoff scudetto, Supercoppa e Coppa Italia. Sempre su Sky a pagamento saranno visibili gli Europei, l'Eurolega, l'Eurocup e la Nba oltre a aggiornamenti quotidiani. L'offerta che però interessa maggiormente i tifosi delle singole squadre è quella delle cosiddette proposte Ott, quelle che permettono di seguire ogni singola partita della competizione e danno quindi garanzia di non perdere nessuno degli impegni della propria squadra di riferimento. Ed è qui che c'è ancora silenzio. Dal 2017 a oggi questa soluzione è stata prima curata da Discovery, da cui dipende anche Eurosport, poi da Eleven e infine da Dazn, dopo aver assorbito la stessa Eleven. Il pacchetto base del 2024/25 era particolarmente conveniente e gustoso, con un abbonamento annuale da 100 euro si avevano tutti i match di serie A, Eurolega, Eurocup e Bcl, altro aspetto importante in ottica biancorossa. Il precedente accordo è scaduto al termine della stagione appena conclusa. Occorre trovare una nuova soluzione, quella al momento più accreditata è l'autoproduzione da parte di Lba, creando una tv digitale apposita on demand. Così come fa già da tempo l'A2, ad esempio. Le alternative? Ascoltare le eventuali proposte che Dazn e Discovery potrebbero avanzare. Dazn, che il basket lo ha ereditato durante un processo di acquisizione imprenditoriale, non sembra particolarmente interessata, mentre Discovery potrebbe avere maggiori motivazioni, dopo aver perso il pacchetto con gli eventi principali a favore di Sky. L'ipotesi a oggi più calda è quella dell'autoproduzione, appoggiandosi a Deltatre, impresa italiana che cura lo streaming per colossi come la Nfl, la lega di football americano perennemente all'avanguardia, e la Champions League. Il problema sarebbe quello di assemblare in nemmeno due mesi una redazione, un gruppo di lavoro tecnico e una struttura in grado di far fronte alle esigenze logistiche richieste. Tutto tranne che facile. Andrebbero poi strutturati il portale su cui vedere le gare e gli abbonamenti. Entro questa settimana, o al massimo entro i sorteggi, si avrà il responso. Dopo, si apriranno altre questioni. Gli attuali abbonati di Dazn si troverebbero con un contratto in essere, almeno sino a scadenza, a cui aggiungerne uno o forse due. Perché due? In caso di autoproduzione della serie A, le partite della Bcl rimarrebbero ovviamente fuori. Un fornitore può essere interessato a trasmettere anche la Bcl solo se possiede già altri contenuti di basket. Discovery o Dazn, eventualmente, potrebbero riproporre proposte multiple, con serie A e coppe europee, ma il discorso non avrebbe senso per Legabasket. Per vedere la Bcl, a quel punto, si dovrebbe ricorrere a un ulteriore profilo, quello del servizio streaming apposito. Per quanto riguarda la Fiba Europe Cup, che la UnaHotels disputerà in caso di eliminazione dalle qualificazioni alla Bcl, le partite potrebbero o essere trasmesse gratuitamente su canali YouTube o, a propria volta, su un canale a pagamento.