Le parole anche di DiVincenzo.
Il coordinatore delle attività del settore squadre nazionali maschili Gigi Datome e il ct Pozzecco hanno parlato del perchè Donte DiVincenzo non parteciperà ai prossimi Europei. Lo stesso DiVincenzo in un video ha voluto spiegare il perchè. Vediamo le parole dei tre protagonisti, riportate da Pianeta Basket:
Donte DiVincenzo: «Ciao a tutti, volevo solo dire quando sono felice e emozionato di diventare finalmente cittadino italiano. Ringrazio la Federazione e le istituzioni italiani per aver fatto accadere questo in tempi record. Purtroppo mi dispiace non poter raggiungere la nazionale a causa di un problema fisico che negli ultimi giorni mi ha costretto a prendere questa difficile decisioni. Il mio obiettivo resta lo stesso, resta di fare un percorso con Italbasket: Mondiali, Olimpiadi e per molto tempo. Volevo solo mostrare il mio impegno, ci vediamo presto».
Gigi Datome: «Purtroppo non sarà dei nostri, ha avuto un riacutizzarsi di un problema fisico. Abbiamo cercato di capire se potesse essere superabile, ma purtroppo le visite specialistiche hanno detto che si parla di settimane. Di conseguenza non ci sono i tempi per averli a Eurobasket. Non è un infortunio qualunque, c'è grande interesse, anche mediatico, lui per giocare con la Nazionale ha avuto la cittadinanza per meriti speciali. Questo grazie al coinvolgimento delle più alte cariche dello Stato. Sicuramente è stato fatto tutto per il rispetto e stima per il nostro presidente Petrucci. Ringraziamo tutte le persone che hanno lavorato per il raggiungimento di questa cittadinanza. Ci tenevamo di essere qui per dire questo, una decisione presa a malincuore. Avevamo già sentito Thompson, era disponibile a venire anche nel caso in cui non fossimo riusciti ad avere la cittadinanza a DiVincenzo. L'abbiamo risentito, ci ha dato ancora grande disponibilità: ci raggiungerà a Trieste, si aggregherà con noi. Siamo dispiaciuti per noi, il lavoro fatto, il ragazzo. Ma siamo qui anche per mettere una linea, dire che abbiamo fatto tutto il possibile. Gli infortuni fanno parte del gioco, c'è un Europeo da preparare e penso sia giusto che l'attenzione rimanga sul gruppo che sta preparando l'Europeo».
Gianmarco Pozzecco: «Vivo emozioni contrastanti. Mi associo ai ringraziamenti di Gigi. Sono grato al presidente Mattarella e tutti quelli che hanno contribuito a fare in modo che Donte riuscisse a prendere il passaporto. Chiaramente poi nel mondo della pallacanestro siamo clamorosamente fortunati perché abbiamo un presidente che definirei un passepartout, Petrucci, che ha la possibilità di aprire qualsiasi tipo di porta. Io ho sempre detto che per fare in modo che l'Italia potesse disporre di avere un passaportato, c'era bisogno di passaporto e desiderio. In questo caso avevamo entrambi. Siamo riusciti a mettere insieme i documenti per far avere il passaporto a Donte, il desiderio lo aveva espresso da tempo. Una promessa che ha mantenuto. Non avevamo fatto i calcoli con una delle leggi dello sport, gli infortuni. Sono clamorosamente, come sempre accade per i ragazzi, in questo caso Donte, che si vede privato di vivere determinate emozioni. Sono parzialmente felice di poter comunque dire che abbiamo già in mano un'altra soluzione, quella di Darius Thompson. Devo ringraziare lo staff, Datome, Petrucci, Trainotti: chiaramente dal punto di vista mio personale, aver già la possibilità di avere un'altra soluzione così non è cosa da poco. Logico che le tempistiche non aiutano, ma di fronte a un infortunio il percorso si complica. Dopo qualche giorno di raduno abbiamo la necessità di creare un'identità. I ragazzi stanno lavorando con grande serietà e disponibilità. Hanno capito il momento, sanno che non abbiamo tanto tempo e stanno lavorando nel migliore dei modi. L'inserimento di Thompson, probabilmente a Trieste, sarà complesso ma agevolato dalla disponibilità dei miei ragazzi.
Io sono dispiaciuto per quanto successo a Donte. Aveva manifestato la volontà di giocare con l'Italia e non solo a parole. In questo momento non me la sento fare un paragone con Thompson. Logicamente hanno caratteristiche diverse. Logico che gli appassionati NBA avrebbero voluto vedere DiVincenzo, o chi è appassionato di EuroLeague riconoscere che Thompson ha esperienza in Europa. L'unica preoccupazione che vivo però è solo legata alle tempistiche. Mi sembra, rispetto alla scorsa estate, che i giocatori abbiano capito il senso di responsabilità che devono vivere in Nazionale. Questa quasi necessità di ergersi a protagonisti in Nazionale, cosa che non accade nei club. Tutto ciò deve essere supportato da un livello cestistico consistente, che dovremo mettere insieme senza Thompson in attesa che arrivi».