Per Dan Peterson la chiave è Spissu

03 settembre 2025 06:34

Il play ha in mano la squadra.

Il parere di Dan Peterson sulla Gazzetta dello Sport.
Negli Stati Uniti c'è uno slogan che recita: "Winning ugly" Tradotto - non letteralmente - significa: "Vincere sporco", "Vincere giocando male". Lo ideò, negli Anni Ottanta, Doug Rader, il manager dei Texas Rangers nelle Major League di baseball. Italia-Spagna di ieri sera, senza che nessuno si offenda, è stata una partita bruttissima. Gli azzurri, nelle fasi iniziali sotto 13-0, peggio di così non avrebbero potuto cominciarla. Ma, appunto: "Winning ugly". È un complimento. Io, da allenatore, ero uno specialista. Quante volte a Milano, soprattutto con la Banda Bassotti, mi son sentito dire: «Avete giocato male, ma avete vinto». Questa Nazionale ansia, dubbi, stress - ha un po' lo spirito di quella squadra. I miei Mvp della serata sono Spissu e Ricci. E qui devo spezzare una lancia a favore di coach Pozzecco. Uno: il quintetto base fa schifo? L'ha messo fuori, a favore del secondo. Poco alla volta ha colmato il gap. Due: ha lasciato Procida in campo. Ed è stato lui a regalare il primo pareggio (47-47) dopo lo 0-0 iniziale. Statene certi: il ragazzo ha preso fiducia, nelle prossime partite qualcosa farà. Tre: ha capito che Spissu, non Spagnolo, aveva in mano la squadra. E nel secondo tempo non lo ha quasi mai fatto uscire. Marco ha dato grande sicurezza, quel che serviva. E ha realizzato i liberi che nel finale hanno fatto la differenza. Povero Poz: avanti così morirà d'infarto. È stato sull'orlo del collasso: gli servono iniezioni di ansiolina... Come non citare poi Niang? Ha chiuso con una doppia doppia, ha piazzato due stoppate da antologia, ha sbloccato la situazione, è stato una presenza in difesa, un giocatore fondamentale in uscita dalla panchina, ha gestito diversi possessi delicati, ha recuperato palloni-chiave. Anche Diouf è emerso in frangenti diffìcili. Un messaggio, invece, per Thompson: nessuno gli chiede di rubare ogni pallone che passa dalle sue parti, di bloccare qualsiasi tiro o di deviare tutti i passaggi. Non deve fare miracoli. E' stato bravo in attacco, non in difesa. E Gallinari? Non si è ancora sbloccato. Come invece, in momenti diversi del torneo, han fatto Procida, Niang o Fontecchio. Il Gallo contro la zona di Scariolo - che per capire che super tecnico sia basta vedere quanti giovani ha lanciato - sarebbe stato utile. A proposito: l'Italia, contro la zona, ha avuto una buona circolazione di palla. Il segreto, in quei casi, è mettere il naso tra due difensori, meglio se tra due guardie. Gli azzurri lo hanno fatto. Un altro consiglio: in contropiede, fermatevi all'altezza della linea dei liberi e tirate. Un tap-in, un fallo: qualcosa otterrete. Diversamente, se ne sciupano troppi. John Wooden, per insegnarlo ai suoi giocatori, su quella linea metteva cinque sedie e così il playmaker era costretto ad arrestarsi. Non voglio vedere l'Italia buttar via un Europeo per errori simili. Ma intanto giocatori e staff saranno andati a letto pieni di orgoglio. Non è poco.

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