A Trieste tempo di ragionamenti sul futuro, a partire dall'allenatore.
Fonte: CitySport a cura di Alessandro Asta
Dal chiasso sulle tribune di Valmaura dell'ultima partita di stagione disputata due sabati fa contro Brescia, all'imperscrutabile silenzio su ciò che sarà il roster del futuro. Era inevitabile che, qualche giorno dopo la conclusione dei playoff della Pallacanestro Trieste, partisse un incontrollato "toto-scommesse" su quali saranno i nuovi protagonisti biancorossi della prossima stagione. Un'annata che vedrà il sodalizio giuliano non voler solo alzare l'asticella, ma anche iniziare a vincere qualche trofeo importante. E con un budget che diventerà sempre più ricco, tentare la scalata sia in serie A che in BCL (quest'ultima obiettivo concreto per una società che vuole affacciarsi da protagonista in ambito continentale) è a tutti gli effetti ciò di più importante che ci si aspetta.
TRA RICONFERME, ADDII E SUGGESTIONI In un momento dell'anno in cui le "bombe" di mercato inizieranno pian pianino ad essere esplose, come da tradizione dell'attuale società non si vuole assolutamente dare punti di riferimento sul mercato che Trieste si metterà a cucire su misura per il 2025/2026. L'unica certezza è rappresentata dai cinque giocatori già sicuri di vestire nuovamente la maglia biancorossa: Ross, Ruzzier, Brown, Brooks e Uthoff compongono la base sicura e messa già da tempo sottochiave, tutto il resto è da definirsi. Con gli addii non ufficializzati ma di fatto che appaiono già scritti per quanto riguarda il resto della truppa straniera (Valentine, Reyes, McDermott, Johnson e Kelley prenderanno altre strade, a meno di clamorosi colpi di scena), è evidente che si dovrà inserire nel roster della prossima stagione sette giocatori. Che dovranno reggere l'urto al doppio impegno stagionale tra Italia ed Europa e che pertanto non potranno essere solamente dei puri e semplici gregari. Una scelta decisamente non banale, che al tempo stesso richiederà pazienza e oculatezza nelle scelte e che passerà molto dal tipo di italiani da mettere in squadra. Tra le tante suggestioni, c'è quella di un ritorno di Stefano Tonut in biancorosso dopo dieci anni, un affare difficile da fare (con Milano c'è in essere un contratto importante dal punto di vista economico) ma tutt'altro che impossibile per una Trieste che vorrà pezzi da novanta nella propria scuderia e che necessiterà di giocatori che i parquet continentali li hanno già calcati. Svanita di fatto la possibilità di un "3" come Alviti (che rimarrà a Varese) e con la possibilità di dare fiducia a Candussi come potenziale terzo lungo (c'è anche capitan Deangeli a poter restare), la partita è tutta da giocare.
PER IL NUOVO COACH C'È DA ATTENDERE. La fumata bianca sul fronte della futura conduzione tecnica potrebbe non arrivare così presto. Per il successore di Jamion Christian l'unico nome rimbalzato come rumour è quello di Riccardo Fois (ex assistant-coach ai Sacramento Kings e tra gli attuali assistenti di Italbasket), ma è lecito non correre troppo con i nomi di fantasia e attendere con pazienza, poiché colui che uscirà dal cilindro potrebbe essere qualcuno di mai nominato sinora. Come il buon Mike Arcieri insegna ormai già da due anni…
