Mercato attivo in casa friulana.
Dal Messaggero Veneto le manovre in casa friulana. La promozione in Lba rappresenta per l'Apu il punto di arrivo di un percorso ma anche (o forse soprattutto) un nuovo inizio. Tra la massima categoria e il resto del sistema cestistico nazionale esiste infatti un profondo fossato. Un gap di status (professionismo/dilettantismo), di organizzazione, di regole nonché di livello tecnico e fisico del gioco che fanno tutta la differenza del mondo. Ciononostante, negli ultimi anni le squadre neopromosse si sono quasi sempre salvate e nell'attuale stagione Trieste e Trapani hanno entrambe agganciato i play-off. Con il presidente di quest'ultima addirittura rammaricato di non aver vinto nemmeno un titolo, magari lo Scudetto. Tornando sulla terra, dalle conferme di Da Ros, Alibegovic e Ikangi (oltre che di Hickey) sembra chiaro che una scelta di fondo dell'Apu sia stata quella di dare, per quanto possibile, continuità tecnica e di spogliatoio. Non raggiungibili i (pochi) italiani di primo livello per i costi e per la maggior attrattività di club che partecipano alle Coppe, si è deciso di dare fiducia agli uomini della promozione. Che da parte loro dovranno saper interpretare nuovi ruoli, da specialisti partendo dalla panchina. Si è quindi sistemato il backup italiano del play con l'arrivo di Andrea Calzavara, giovane (ma non giovanissimo) reduce da un anno da protagonista in A2. Restano quindi, nella formula 6 + 6, i cinque nuovi stranieri con staff e società che sembrano prediligere giocatori esperti piuttosto che scommesse. Ma se i lunghi di qualità sono merce assai rara (ma sarà lecito attendersi solidità e affidabilità) diventa determinante per la prossima stagione bianconera trovare nei ruoli di guardia e ala piccola due stranieri di talento. Nel basket moderno decidono gli esterni e loro, con Hickey, saranno l'ago della bilancia.
