Prime operazioni in casa Reggiana.
Da QS a cura di Francesco Pioppi, le prime considerazioni di Marco Sambugaro: «Sono consapevole che la Pallacanestro Reggiana è reduce da due anni strepitosi, ma la sfida è grande e gli stimoli infiniti. Quello che posso promettere è che ci metterò davvero tutto il mio impegno. Sono stato accolto come in una grande famiglia e non solo dalla proprietà, ma anche da tutto lo staff e dai ragazzi degli uffici. Li ringrazio, sono molto emozionato e ho tanta voglia di fare». Diretto, senza fronzoli, umile. Ecco le prime impressioni che si possono ricavare sul profilo di Marco Sambugaro, il nuovo general manager della Pallacanestro Reggiana che ieri è stato presentato nella sede di via Martiri della Bettola, ma che è già operativo da alcune settimane. Sambugaro, come potrebbe essere la nuova Unahotels? «Partirei dal rapporto con il coach e devo dire che con Dimitris (Priftis, ndr) ho già instaurato un buonissimo feeling, ci sentiamo circa dieci volte al giorno adesso che lui è in Grecia. Credo che la fiducia tra il gm e l'allenatore sia fondamentale. Il mercato degli italiani adesso è la priorità, abbiamo lanciato degli ami e vediamo cosa succede. Per quello degli americani invece abbiamo decisamente più tempo». Si riparte però da alcune certezze: il rinnovo di Vitali – che aveva il contratto in scadenza al 30 giugno – è solo da ufficializzare… «Sì, credo che a breve ci saranno novità sia per lui che per Uglietti. Sono due ragazzi che vogliamo confermare perché incarnano alla perfezione lo spirito della Pallacanestro Reggiana (per entrambi è stata firmata l'estensione fino al 2027, ndr)». Per quel che riguarda gli americani, invece, cercherete di confermare qualcuno in particolare? «Il nostro coach vuole degli stranieri che abbiano già esperienza nei campionati europei, delle certezze in poche parole e questo è chiaro che restringa il campo di ricerca. Ci piacerebbe avere ancora con noi Cheatham e stiamo facendo un pensiero anche su Faried e Barford, ma in questo momento i prezzi sono davvero alti. Servirà tempo». Capitolo playmaker: cercherete uno con caratteristiche diverse rispetto a Winston? «Sì, diciamo che lui era molto estroso, quest'anno magari vorremmo qualcuno un po' più concreto, più lucido. Poi se sarà migliore vedremo, è sempre molto relativo questo discorso». A disposizione c'è Deme, che sembra in rampa di lancio, ma anche altri giovani come Gallo e Fainke: quale potrebbe essere il loro destino? «Deme farà certamente parte dei dodici, è un ragazzo che ha tanto potenziale e puntiamo su di lui, ma è chiaro che adesso è prematuro dire quale spazio avrà… Quelle sono valutazioni che spetteranno a Priftis. Gallo credo che abbia invece bisogno di andare giocare con continuità così come Fainke». C'è la volontà di partecipare ad una Coppa europea anche quest'anno? «Assolutamente sì, noi abbiamo fatto richiesta per partecipare alla 'Basketball Champions League', vedremo se sarà accolta e se dovremo fare il Q-Round (i preliminari di qualificazione, ndr), ma se qualcosa non dovesse andare per il verso giusto ci sarà anche la strada della Fiba Europe».