Virtù varesine con la cura del vivaio.
Fonte: La Prealpina a cura di Giuseppe Sciascia
Bianco, rosso... ma soprattutto verde, considerato il colore dei soldi. Ossia quelli che incasserà l'Openjobmetis attraverso la sua politica battente bandiera tricolore. Il club del presidente Toto Bulgheroni sarà una delle tre squadre della serie A a iniziare la stagione col format 5+5, e di conseguenza a partecipare alla premialità per chi fa giocare gli italiani condivisa da LBA e FIP. Che assegnano 250mila euro, frazionati in cinque tranche (dagli 87.500 della prima ai 35mila di quarta e quinta), per chi schiera giocatori nati dal 1999 in poi, che siano formati ed eleggibili per la Nazionale (esclusi pertanto gli stranieri con 4 anni di formazione italiana). Dunque Varese concorrerà con Cremona (contano i minuti di Casarin e Grant) e Cantù (Bortolani, Basile e Okeke) per il premio Under 26, con gli spazi affidati a Librizzi, Assui e Ladurner (mentre Alviti è fuori concorso per motivi di età): partendo col 5+5 in sole tre squadre, il montepremi sarà diviso soltanto tra esse, aumentando gli incassi. L'OJM parteciperà inoltre anche alla premialità riservata agli Under 23 (nati nel 2002 e seguenti) che coinvolge anche chi utilizza la formula 6+6. Le regole d'ingaggio sono le stesse: 5 premi da 87.500 a 35mila euro. Però Varese ha un vantaggio: i minuti degli Under 21 valgono doppio (vedi Assui), addirittura triplo quelli dei giocatori tesserati per il club di origine per almeno due stagioni giovanili (Librizzi più Assui). E nessuno più dell'Openjobmetis dà spazio ai prodotti del suo vivaio, per cui il bis del primo posto Under 23 del 2024/25 sembra garantito. Dunque, nella peggiore delle ipotesi il 5+5 con italiani "fatti in casa" dovrebbe portare nelle casse biancorosse 150mila euro malcontati.
