Rottura con il Comune, Antonini denuncia tutti

12 agosto 2025 07:17

Polverone a Trapani prima dell'inizio della stagione.

Dalla Repubblica di Palermo a firma Antonio Trama, la situazione in casa siciliana. La Trapani Shark è fuori dal Palasport. La vertenza tra la società granata e il Comune di Trapani sulla gestione dell'impianto si è conclusa, sostanzialmente, con uno sfratto. L'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giacomo Tranchida, ha riconosciuto la decadenza della convenzione sottoscritta due anni addietro, per 30 anni, con la società granata che, adesso, deve trovare una soluzione alternativa su dove disputare le gare interne della prossima serie A e della Champions League. Tutto gira attorno alla convenzione, quando la Trapani Shark era una società sportiva dilettantistica senza finalità di lucro. La promozione dall'A2 alla A ha comportato il passaggio al professionismo con la trasformazione della ragione sociale. A questo, poi, si è aggiunta la querelle per il pagamento delle utenze e a nulla sono valsi gli incontri tra le parti per trovare un accordo che non è stato raggiunto. Ora si è al muro contro muro, con Valerio Antonini, il presidente della Trapani Shark che nel frattempo ha fondato un movimento politico in contrapposizione all'amministrazione comunale, che annuncia una battaglia legale con tanto di denunce per estorsione per via della fattura legata ai consumi di energia elettrica, e per truffa aggravata per gli investimenti effettuati dalla società nel Palasport. Il mancato accordo arriva a una settimana dall'avvio della preparazione precampionato della squadra, impegnata nel suo secondo campionato consecutivo in serie A ed in una stagione nella quale farà anche il proprio esordio nelle Coppe Europee. Ma anche dopo che circa 3.500 tifosi hanno sottoscritto l'abbonamento per la prossima stagione. Con la società che dovrà individuare l'alternativa, ma non escludendo di poter ancora usufruire del Palasport comunale. L'amministrazione, infatti, intende procedere in tempi celerissimi ad un nuovo bando per l'affidamento dell'impianto. «Il palasport è stato edificato per dare opportunità a chi porta i colori granata di giocarvi – assicura il sindaco Giacomo Tranchida – ed anche nel prossimo bando, aperto a beneficio non soltanto di società sportive dilettantistiche, tiferò per avere, nei limiti della legge, una opzione privilegiata per chi indossa i colori granata». Tra Antonini e l'amministrazione, comunque, è guerra aperta. Il presidente, riferendosi all'attuale giunta, parla apertamente di «delinquenti della politica», sottolineando «enormi risvolti di ordine pubblico», tanto da chiedere l'intervento di questura e prefettura «in caso si confermi questa folle intenzione» legata alla risoluzione della convenzione per il Palasport. «Sarà la procura a decidere se siamo delinquenti – ribatte Giacomo Tranchida – La società ha sottoscritto un contratto con il Comune in quanto società sportiva dilettantistica senza finalità di lucro e ha usufruito di agevolazioni e benefici. Gli uffici hanno contestato che non ci sono stati risvolti sociali e, diventando società con finalità di lucro, non è stato comunicato nulla, ma allo stesso tempo ha continuato a fruire dei benefici riservati sempre alle società dilettantistiche».

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