Maurizio Gherardini a capo della rivoluzione.
Dalla Gazzetta dello Sport a cura di Giuseppe Nigro, il nuovo corso LBA con a capo Gherardini. Era rimasto male il nuovo presidente della LBA Maurizio Gherardini: «Gli addetti ai lavori hanno messo la nostra lega al sesto posto del continente. Questa è la nostra sfida». Sfida agli altri campionati sì, sfida alle altre discipline con cui si contende il bacino d'utenza certo, ma è una sfida a se stessi prima di tutto: «Il nostro basket vale di più», più di così, è il motto attorno a cui unisce le forze del movimento il nuovo numero uno dei club di Serie A, che con questo incarico toma in Italia dopo 19 anni tra Raptors, Thunder e Fenerbahce. Alla presentazione della stagione che prende il via nel fine settimana, è la storia nel basket di Gherardini a parlare, insieme alla visione che ha condiviso per pensare più in grande. Basata su miglioramento del prodotto, in termini di impianti e organizzazione dei club oltre al livello tecnico, e sul mettere a fattore comune le migliori pratiche, per crescere.
Petrucci c'è - Dall'ultimo piano della Torre Unipol a Bologna, convinto l'endorsement anche del presidente federale Gianni Petrucci: «Ogni Federazione ha il proprio gioiello, il nostro è il campionato. È una vetrina per i giocatori che poi vengono chiamati in Nazionale, ha grandi dirigenti e imprenditori molto importanti: è il nostro tesoro sotto molti punti di vista». A proposito di Nazionale, «complimenti alla pallavolo, sono dei fenomeni». E sul prossimo ct Luca Banchi, la cui firma e il comunicato ufficiale sono attesi a ore, dice: «È il segreto di Pulcinella. Dobbiamo ancora definire dei dettagli, ormai lo sanno tutti, non voglio ancora ufficializzare niente perché devo fare un passaggio in consiglio federale. Non posso che ringraziare Pozzecco per l'entusiasmo che si è creato attorno alla squadra, ma tutte le cose hanno un inizio e una fine». Il nuovo presidente «Ringrazio chi mi ha preceduto, vedo che sono stati fatti tanti passi avanti dal movimento. Mi pare strano che pochi mesi fa ero in mezzo al campo a festeggiare l'Eurolega col Fenerbahce e ora sono qui a presentare il campionato. Vìvo questa opportunità come una sfida: la sfida di fare meglio, perché ne vedo il potenziale. Vogliamo e dobbiamo crescere per ritagliarci una valenza sempre maggiore in Europa. Dobbiamo essere proattivi». Come? «Miglioriamo il prodotto. Che vuol dire migliorare le strutture, come sta già succedendo a Tortona, Venezia, Cantù, Bologna, Sassari. Crescere nell'area commerciale. E condividere tra i club dati, buone pratiche e informazioni per aiutare a migliorare il prodotto, che è quello che ho visto di persona fare alla Nba». Su questo, tra le prime iniziative della nuova gestione, lo sviluppo di un ecosistema digitale per lo scambio di informazioni, dal ticketing ai social media, per coordinare le strategie di comunicazione ma anche per raccogliere dati sul proprio pubblico, un asset importante per poi interfacciarsi diversamente con gli sponsor. Il lascito di Gandini - II cambiamento della Serie A più visibile nell'immediato per i tifosi è quello sul fronte tv: insieme all'incremento della raccolta commerciale, è la punta dell'iceberg del lascito dell'era Gandini che Gherdardini arriva a raccogliere. «Abbiamo affrontato il mercato dopo un triennio di crescita costante - ha ricordato il presidente uscente -. Sky ci ha subito seguito sulla volontà di tornare insieme, poi dall'incontro con Deltatre è nato il percorso per dare solidità alle società per i prossimi anni con Lba Tv: essere editori di se stessi e autoprodursi senza intermediari, è in questa direzione che va il mondo soprattutto per le leghe non mainstream. Poi arriveranno anche gli altri».
La tv - Alessandro Mamoli, chief editor della tv della lega, ha annunciato la squadra di voci e talent al lavoro già dal weekend scorso per la Supercoppa. Sul palco Andrea Marini, Ceo di Deltatre, gigante mondiale che gestisce oltre 300 piattaforme digitali dalla Nfl al baseball: «Da un po' di anni cercavamo l'opportunità giusta per creare una piattaforma come questa, crediamo sia il futuro e molte altre leghe seguiranno i nostri passi - ha detto Marini -. L'idea è arrivare ad avere un canale acceso 24 ore per 7 giorni creando sempre contenuti, intanto proseguiamo il lavoro che Lba aveva iniziato a fare sugli Originals». Presente in platea, ma non annunciato, Andrea Bargnani: sarà uno dei volti di questi contenuti di LbaTv, ereditando verosimilmente con un taglio diverso - lo spazio che era stato di Trinchieri e Basile. Marco Belinelli invece si è unito a Sky: «Completa il quintetto con Soragna, Pessina, Meneghin e Chicca Macchi», dice Federico Ferri, direttore di Sky Sport, che trasmetterà due partite a settimana: «Abbiamo voluto tanto Sky Sport Basket e abbiamo voluto tanto la Serie A per completare un canale che è la casa del basket, insieme a Eurolega ed Eurocup e una grande offerta Nba che presenteremo a giorni». Più otto partite di campionato in chiaro su Cielo. Per dirla con Gherdardini, «Sky è stata fondamentale per dare credibilità alle nostre scelte e la sfida di LbaTv deve responsabilizzare tutti i club». Parola d'ordine: migliorare il prodotto.