L'americano non ha convinto.
Fonte: La Prealpina a cura di Giuseppe Sciascia
Ecco dove l'OJM interviene e chi è disponibile. L'Openjobmetis è pronta a togliere il volante dalle mani di Stefan Moody come prima mossa per invertire la deriva negativa evidenziata dal meno 57 delle gare contro Milano e Reggio Emilia. Caccia ad un playmaker già attivo nel 2025/26, rinunciando al treccioluto ex Mezekefendi che in tre partite ha confermato i riscontri già negativi del precampionato. Una separazione che potrebbe avvenire in tempi rapidi.
LA PRIMA MOSSA – Cinque punti in 16' con Sassari, zero in 16' con Milano, uno in 24' a Reggio Emilia con 2/18 al tiro (di cui 0/11 da 3): i tre indizi che fanno una prova secondo la regola di Agatha Christie sono uno in fila all'altro. Moody non è a suo agio in un sistema che non sente suo, e per quanto – con fatica e non senza frizioni – abbia provato ad adeguarsi, i risultati sono totalmente insufficienti. Nel post-partita di Reggio Emilia Kastritis ha parlato di problemi di squadra e non individuali, ma è evidente che un americano da 200mila dollari che produce 2,3 punti e meno 0,7 di valutazione in 17,5 minuti sia un lusso insostenibile per l'OJM. Il divorzio pare inevitabile e imminente, senza neppure riproporlo sabato a Masnago, per non esporlo ai fischi dei tifosi: al vaglio c'è anche l'ipotesi di non farlo riprendere ad allenarsi stamattina, a costo di affrontare Trento con 4 stranieri se il sostituto non arriverà in tempo.
LA SCELTA DEL NUOVO PLAY - La caccia al nuovo play è aperta ufficialmente dalla sirena del match del PalaBigi. Con due punti fermi come criteri di selezione: no giocatori avanti con gli anni e no inattivi, memori dei casi Tyus e Sykes del 2024/25. Dunque no Chris Dowe, vicecampione d'Italia con Brescia dopo le esperienze a Sassari e Tortona, però mai sceso in campo nel 2025/26. Tra i giocatori già attivi nella stagione in corso però la scelta è limitata: il nigeriano Ike Iroegbu, appena liberatosi dal gettone Valencia e già visto a Treviso, ha aspettative elevate (ha detto no ad una Eurocup). Semaj Christon può liberarsi a pagamento da Netanya solo dopo il 16 dicembre e gli israeliani hanno detto no anche a Vitoria. Tra i possibili "scontenti" c'è Mike Flowers, già tastato in estate dopo una buona stagione ad Anversa che sta viaggiando a 8,6 punti e 2,3 assist in Germania ad Heidelberg. E poi c'è il sottobosco della G-League da verificare in questi giorni.
TEMPI E SVILUPPI - La caccia è serrata, ma tra scelta e visti sarà difficile avere il post-Moody a Varese entro le 11 di venerdì, tempo utile per schierare il nuovo play nell'anticipo di sabato contro Trento. L'obiettivo è quello di avere il nuovo pilota per la doppietta del 2 e 4 novembre con Venezia e Virtus Bologna. E poi verificare se con un regista dalle caratteristiche difensive e un Renfro a pieno regime l'ossatura della squadra sarà sufficientemente solida. L'ipotesi del passaggio al 6+6 con l'aggiunta di una guardia-ala atletica, che grazie a nuove risorse aggiunte in corsa nelle scorse settimane sembrava esplorabile prima del tracollo di Reggio Emilia, è al momento congelata. Potrebbe tornare in auge se il primo correttivo non sarà sufficiente; ma per ora l'area di intervento è concentrata sulla necessità di trapiantare una "mente" affidabile sul corpo di una squadra ad oggi acefala.