Ancora fuori il lungo della Una Hotels.
Dalla Gazzetta di Reggio a cura di Adriano Arati la situazione in casa Una Hotels.
Rimane in attesa dell'arrivo di JT Thor, previsto tra sabato e domenica, e di aggiornamenti sulle condizioni di salute di Kwan Cheatham, la Una Hotels tornata ieri a Reggio dopo la spedizione kosovara per la sfida di Fiba Europe Cup e impegnata in questi due giorni nella preparazione dell'ennesima gara del periodo, la sfida alla tostissima Reyer Venezia in programma domenica alle 17.30 al pala Bigi. La necessità di interventi era ormai palese, soprattutto sotto canestro, ma la prolungata assenza di Cheatham ha sparigliato tutto. Non a caso, il general manager Marco Sambugaro ha puntato su un rinforzo che possa giocare agevolmente in entrambe le posizioni, ala forte e centro, così da far fronte all'emergenza per pensare poi a un assetto definitivo. Thor è un "senza ruolo" con altezza, agilità e tecnica di tiro di un livello sufficiente a permettergli di arrangiarsi ovunque, al livello della serie A. Questa poca "definizione" è invece quella che forse l'ha fatto faticare nella Nba, un campionato diviso tra fenomeni che fanno tutto e tantissimi specialisti. Ma per l'Italia, se riuscirà a ambientarsi alla svelta, può davvero essere un elemento in grado di far la differenza, e sarebbe il terzo rinforzo in corsa ex Nba indovinato dalla società biancorossa dopo Black e Faried. Loro erano usato sicuro di primissima fascia, questo un ragazzo che ha tutto per costruirsi una carriera continentale di lusso. Nelle prime settimane, dovrà giocare più da ala forte, perché è molto difficile pensare a un rientro rapido di Cheatham. L'infiammazione è ancora presente, e così il forte dolore che lo limita nei movimenti. Con la pausa per le Nazionali del 24 novembre ormai vicina e nessuna gara cruciale in mezzo, non avrebbe senso forzare la mano. Non lo si è fatto contro Treviso, quando si è cercato sino all'ultimo di rimetterlo in piedi con antidolorifici e terapie, inutile rischiare adesso. La sosta farà chiarezza sui tempi di recupero. Se occorressero mesi, si valuterà se tenere comunque Bryson Williams o se valutare una seconda sostituzione. Discorsi più ampi, con variazioni all'assetto che prevede tre guardie e tre lunghi stranieri, comporterebbero ragionamenti più ampi e modifiche anche al pacchetto italiani. E questo complicherebbe non poco la questione, vista l'assenza di atleti di qualità e abbordabili dotati di passaporto tricolore. Mercoledì Woldetensae e Vitali sono stati i migliori in campo, un segnale positivo dopo i tanti dubbi sul ruolo, l'unico in cui non si è deciso di puntare su atleti stranieri.
