Test importante per trovare continuità di risultati.
Da Il Piccolo a cura di Lorenzo Gatto, la disamina di una Trieste che cerca di trovare continuità.
Una serata da incubo trasformatasi in una vittoria di carattere e consapevolezza, un viaggio all'inferno e ritorno per una squadra che, toccato il fondo e pungolata dai fischi del PalaRubini, ha saputo accendere la scintilla della reazione riprendendo nelle mani il proprio destino. La vittoria della Pallacanestro Trieste sulla Bertram Tortona è stata la perfetta rappresentazione di quella che fino a oggi è stata la stagione biancorossa, quaranta minuti nei quali, prima ancora che l'avversaria, la formazione di Gonzalez ha dovuto superare il suo avversario più ostico: sé stessa. L'ennesima falsa partenza ha costretto Trieste a scavare in un burrone profondo, mettendo in luce un nervo scoperto che la squadra dovrà necessariamente curare: l'approccio alle partite. Costringere il motore della squadra a un regime di costante rincorsa è estenuante, logorante per le energie mentali e fisiche e potenzialmente fatale soprattutto in trasferta. Il lavoro del coaching staff dovrà concentrarsi proprio sulla mentalità iniziale, sulla concentrazione e sull'aggressività difensiva fin dalla palla a due. La sfida di domani sera a Cremona rappresenterà un banco di prova ideale per queste ulteriori valutazioni. La Vanoli è una squadra che in questo avvio di stagione ha dimostrato di essere in grado di mettere in difficoltà chiunque e sarà l'occasione perfetta per vedere se la formazione di Gonzalez avrà imparato la lezione, mettendo in campo non solo il carattere da rincorsa, ma anche la disciplina e l'intensità necessarie per controllare la partita fin dal primo minuto. Solo allora, l'arte della rincorsa potrà trasformarsi nella virtù della continuità.