La pagina Facebook "C'era una volta la Serie A" ricostruisce la storia del giocatore nato nell'Illinois. Però è anche opportuno ricordare il ruolo di Massimo Rizzo che ha scovato Richard "Mason" Rocca, negli Stati Uniti e lavorato più di 2 anni per ricostruire la sua storia familiare.
Quella di Richard Mason Rocca non fa rumore, non fa titoli, ma è fatta della sostanza che tiene in piedi lo sport vero. Quello che va oltre il talento.
Rocca nasce a Evanston, Illinois, e lì, tra la matematica e i rimbalzi, prende forma un’idea di equilibrio rara. A Princeton si laurea in ingegneria elettronica, mica una cosa da poco. Eppure, invece di cercare una scrivania o una startup, ascolta la voce del parquet e si butta. Primo stop: Trenton Shooting Stars, IBL, una di quelle leghe dove i sogni respirano ancora ossigeno vero.
Poi l’Italia. Jesi, Legadue. Andrea Mazzon lo aveva già notato in una summer league a Treviso. Lo porta nelle Marche, e lì comincia la costruzione. Rocca non è solo cifre – anche se ce ne sono, eccome: 16,1 punti e 11,2 rimbalzi nell’anno della storica promozione in A – ma è cemento armato.
Napoli lo prende nel 2004. È una squadra che cerca identità, e lui gliela dà. Vince una Coppa Italia, gioca l’Eurolega, diventa capitano. Quattro anni da pilastro, sempre sopra i 10 e 7, numeri solidi, da centro moderno con testa antica.
Nel 2008 segue Bucchi a Milano. Armani, ambizione, e tre finali scudetto di fila (perse, sì, ma ci sono arrivati anche grazie a lui). È il capitano, di nuovo. E viene celebrato nel 2024, inserito nella Hall of Fame dell’Olimpia: il giusto tributo a chi non ha mai fatto mancare un blocco, un tagliafuori, una parola giusta.
Chiude tra Virtus Bologna e un ritorno romantico a Jesi. Poi si ritira, prende un master e diventa professore. Oggi è preside. Uno che disegna schemi di vita come disegnava linee di passaggio.
Con la Nazionale gioca i Mondiali 2006. È azzurro per il bisnonno Andrea. E questa, forse, è la cosa più bella di tutte: un’America che diventa Italia, a suon di rimbalzi, equazioni e intelligenza cestistica.
Richard Mason Rocca. Il basket come mestiere, la coerenza come missione.
