Sono passati esattamente 20 anni da quel tiro sulla sirena di Ruben Douglas.
Il 16 giugno 2005 è una data che i tifosi della Fortitudo Bologna non possono dimenticarsi. 20 anni fa la "Effe" vinceva il suo secondo e ultimo scudetto della storia in Gara 4 contro Milano con un tiro allo scadere di Ruben Douglas, scomparso prematuramente, nel 2024 per un problema di salute, a soli 44 anni.
In quella stagione la Climamio arrivò seconda in Regular Season e in Coppa Italia venne eliminata al primo turno per mano della Lottomatica Roma. Arrivò, però, ai Playoff convinta di poter fare molto bene e con la volontà di aggiungere un altro titolo al suo palmares vinto il solo scudetto vinto nel 2000, nonostante 8 finali disputate in 9 anni. Al primo anno la Fortitudo si sbarazzò facilmente di Roseto e in semifinale si trovò davanti Roma, che aveva battutto i campioni in carica, ovvero Siena. La "Effe" concesse solo Gara 2 agli avversari, ma le altre vittorie furono nette e così la Climamio raggiunse la nona finale in dieci anni. Davanti si trovò l'Armani Jeans Milano che riuscì a sconfiggere in 5 partite la Benetton Treviso, un po' a sorpesa.
La Fortitudo si portò sul 2-1 e in Gara 4 a Milano si presentò con l'intenzione di chiudere definitivamente la serie. La partita fu molto combattuta e complicata, tant'è che si arriva agli ultimissimi secondi di partita sul +1 a favore di Milano dopo l'1/2 ai liberi proprio di Douglas. Calabria prova la tripla per chiudere la partita ma non entra e Basile conquista il rimbalzo e la passa a Douglas che da 8 metri spara la tripla che entra. Lamonica, però, fa cenno che il canestro non è valido, ma ovviamente si va all'Instant Replay. Dopo diverso tempo Paternicò comunica che il canestro è buono e la Fortitudo Bologna è campione d'Italia per la seconda volta nella sua storia.
Andrea Lo Giudice