Le parole di Lamb in vista dell'addio a Trento.
Intervistato da Marco Vigarani sul “Corriere del Trentino”, Anthony Lamb ha parlato di come sia inserito bene nel corso dell’anno nella realtà dell’Aquila: «Innanzitutto per la gratitudine a un club che mi ha dato fiducia nonostante venissi da un grave infortunio. Cercavo un'occasione per dimostrare di essere ancora me stesso e qui mi è stata data. Inoltre mi sono sentito uno di famiglia dal primo istante e volevo dare tutto me stesso per ripagare questo affetto».
In quest’annata, Lamb è ritornato a pieno ritmo dopo il lungo infortunio dello scorso anno: «Sono serviti equilibrio e concentrazione per essere sicuro di affrontare nel modo giusto ogni gara ma anche ogni allenamento. Le chiavi sono state ascoltare il mio corpo e comunicare chiaramente allo staff tecnico le mie sensazioni, senza nascondere nulla. Penso che sia una forma di rispetto verso se stessi e verso questo lavoro. Io un leader ma non un accentratore? Ho solo cercato di fare del mio meglio per rispettare l'impegno preso con Trento. Potere continuare a giocare a basket per me è un privilegio e voglio dimostrarlo a chiunque: ai compagni, alla società e ovviamente ai tifosi».
Lamb è stato anche un riferimento per i giovani Ellis e Niang: «Quando hai davanti ragazzi fantastici come Quinn e Saliou penso che sia necessario trasmettere le lezioni che hai imparato, per rendere la loro strada meno complicata. A maggior ragione perché sicuramente hanno molto più talento di quanto ne avessi io alla loro età. Sono sicuro che avranno una carriera straordinaria e farò il tifo affinché restino concentrati per arrivare a realizzare i loro sogni».
Cosa resterà quindi a Lamb di quest'anno a Trento? «So di avere dato tutto e spero che i tifosi abbiano percepito la mia passione e gratitudine per quello che hanno fatto. Ancora più della vittoria della Coppa Italia, mi porterò sempre dentro i rapporti umani instaurati con la gente di Trento».
Fonte: Lega Basket