Il ruolo di Stavropulos, Picchi e Sardara nella scelta del nuovo presidente di LBA
Maurizio Gherardini guiderà la Lega Basket per i prossimi tre anni. L’assemblea svoltasi questa mattina, mercoledì 25 giugno, ha ratificato la nomina del 70enne manager forlivese, che torna dunque ad operare in Italia dopo 19 anni trascorsi fra NBA (Toronto Raptors), FIBA (Canada Basketball) ed Eurolega (Fenerbahce Istanbul vincendo due volte la competizione). Quattordici voti favorevoli su 16, stessa maggioranza di Umberto Gandini nel 2022, per il mandato triennale al dirigente ex Treviso. Un percorso lungo che si è concluso oggi dopo una serie di passaggi intermedi nei quali il fronte avverso alla conferma di Umberto Gandini ha rovesciato la situazione a poco a poco.
La formale discesa in campo di Maurizio Gherardini, avvenuta ai primi di giugno, ha mutato i rapporti di forza rispetto ai 10 voti per Umberto Gandini e i 6 contrari dell’assemblea dello scorso 29 maggio. Oltre al blocco Tortona, Reggio Emilia, Milano, Treviso, Cremona e Trento che aveva detto no alla conferma del manager varesino, si sono aggiunti a poco a poco diversi club che hanno sposato la causa di Gherardini.
Nella mattinata del 12 giugno, c’è stato un incontro istituzionale ai massimi livelli a Bologna, nel quale il presidente federale Gianni Petrucci ha ricevuto in udienza Marco Picchi e Federico Casarin. I presidenti di Tortona e Venezia, riconosciuti come le guide politiche delle due anime contrapposte di LBA, hanno analizzato la situazione con il numero 1 del basket italiano, in cerca di una soluzione condivisa. La presa d’atto dell’ascesa di Gherardini ha a poco a poco spostato l’ago della bilancia. Il primo indizio ufficiale è stato l’endorsement di Christos Stavropulos, g.m. di Olimpia Milano, nei confronti di Gherardini: in occasione della presentazione ufficiale del nuovo d.s.Daniele Baiesi, il manager greco aveva sottolineato il forte segnale politico lanciato dalle 6 società che hanno votato no a Gandini il 29 maggio confermando l’appoggio dell’Ea7 a Gherardini. D’altra parte è stato proprio Stavropulos il primo artefice di una candidatura nata sui tavoli dell’Eurolega, e il dirigente greco dell’Ea7 l’ha portata avanti con gli altri club dopo averla ideata.
Ma nel lungo processo avviato già nell’autunno 2024 il vero king maker per l’elezione del manager forlivese è stato proprio Marco Picchi. Il presidente di Tortona, su indicazione della proprietà, ha operato da mesi sul fronte del cambiamento, coagulando attorno a lui un gruppo compatto di club che ne condividevano le intenzioni. Il gruppo dei 6 ha saputo tenere la barra a dritta prima e dopo l’assemblea del 29 maggio, col numero 1 della Bertram Yachts che ha fatto valere le sue esperienze politiche, tessendo abilmente una tela capace di supportare la candidatura Gherardini.
Va comunque riconosciuto anche un ruolo importante rivestito da Stefano Sardara: il presidente della Dinamo Sassari, componente insieme a Stavropulos della commissione che doveva valutare le candidature presidenziali, è sceso in campo a fianco del manager forlivese dopo un colloquio diretto che lo ha convinto della bontà della scelta per il futuro di LBA.
