In attesa un secondo colpo a breve
Dal Resto del Carlino a firma Filippo Mazzoni, il primo movimento in entrata di casa Virtus, nome importante. Luca Vildoza è il primo colpo della nuova Virtus. A confermare la notizia dell'ingaggio è stato ieri mattina il presidente Massimo Zanetti nella conferenza stampa di presentazione della nuova Arena, anticipando di qualche ora il comunicato ufficiale della Virtus con le prime parole del cestista argentino, con cittadinanza italiana, che compirà trent'anni l'11 agosto. "Sono felice di essere un nuovo giocatore di Virtus e di entrare a far parte di questa famiglia – sono le prime dichiarazioni di Vildoza –. Non vedo l'ora di conoscere i miei compagni e di scendere in campo incitato dai tifosi. Ci vediamo presto e forza Virtus". Parole danno ancor più carica ad un ambiente che vola ancora sulle ali dell'entusiasmo dopo il titolo tricolore. "Diamo il benvenuto a Luca con orgoglio ed entusiasmo – conferma il direttore generale Paolo Ronci –. E' un giocatore di talento, esperienza, mentalità vincente e che ha già lavorato e vinto con coach Ivanovic". Vildoza, argentino di Mar del Plata è infatti cresciuto nel Baskonia club in cui era ha militato dal 2016 al 2021. Nelle ultime due stagioni a Vitoria-Gasteiz è stato uno dei punti fermi della squadra allora diretta da coach Dusko Ivanovic che adesso ritrova sotto le Due Torri. La firma di un elemento di qualità ed esperienza come l'argentino dà a coach Ivanovic una alternativa in più nel ruolo di playmaker che conta già sulle conferme di Daniel Hackett e di Alessandro Pajola e con quella possibile di Brandon Taylor. Tanti giocatori per lo stesso ruolo, con le sirene di mercato che potrebbero suonare sempre più forte per Pajola: la società lo ha tolto dal mercato e punta a prolungare il suo contratto, ma che forse prevede ancora di più l'idea del coach montenegrino di qualche cambio di ruolo. Una delle intuizioni che hanno svoltato la stagione della Virtus è stata senz'altro quella di utilizzare Hackett come guardia, sollevandolo in parte dal compito di regia. Questo ha permesso a Danny-Boy di essere più lucido in attacco e soprattutto gli ha permesso di avere maggiori energie per difendere e mettere in grande difficoltà la 'prima punta avversaria': le prestazioni su Shields e Della Valle lo confermano. L'arrivo di Vildoza che alle spalle anche l'esperienza in NBA, con New York Knicks e Milwaukee e poi il ritorno in Europa ed in Eurolega vestendo le maglie della Stella Rossa, Panathinaikos e nella scorsa stagione dell'Olympiacos, va inquadrata proprio sotto questo aspetto: dare maggiore profondità a un reparto esterni che va man mano formandosi. A livello internazionale, infine Vildoza è un punto fermo della nazionale argentina con cui, nel 2019, ha conquistato l'argento iridato nella rassegna disputata in Cina.