Dan Peterson vede un'Italia che deve ancora crescere per essere credibile

31 agosto 2025 07:23

Bene la vittoria con la Georgia, ma bisogna alzare il livello.

Dalla Gazzetta dello Sport a cura di Dan Peterson. La buona notizia: l'Italia ha vinto. La cattiva: l'Italia non ha ancora giocato un'intera partita a un livello adeguato. Contro la Grecia, opinione personale, ha buttato dalla finestra un match che poteva vincere. E la negatività derivante si è riflessa nei primi 20' contro la Georgia. Poi, nel secondo tempo, si è vista una buona Italia. Non sufficiente per una medaglia, ma progredita. La chiave, in questi tornei, è migliorare di partita in partita ed è quel che è successo agli azzurri tra la prima e la seconda. Anche perché, peggio, sarebbe stato difficile fare. Qual è la causa di queste difficoltà? Uno: la squadra ha giocato con le unghie (è giusto farlo), ma con poca tecnica. Ghiaccio e fuoco vanno insieme: c'è stato il fuoco, ma serve anche il ghiaccio. Tecnica vuole dire decisione: l'Italia, contro la Grecia e in certi momenti contro la Georgia, ha rinunciato a tiri che erano da prendere. Così si rischia il disastro. Se un giocatore è libero deve tirare, non rinunciare. Due: ci sono state troppe entrate forzate. Ne ho in mente una di Spagnolo, per esempio. Un piccolo non deve entrare nell'area dei tre secondi (io minacciavo D'Antoni di toglierlo dal campo, quando lo faceva). Tra una selva di braccia ti puoi far male, i lunghi fanno male. Puoi far canestro e/o subire fallo: ma più spesso il tentativo finisce con una palla persa, un errore al tiro, una stoppata in testa o uno sfondamento. Non vale la pena. Terzo: nessuno fa più palleggio, arresto e tiro come facevano Premier, Bertolotti, Raga, Morse o Brumatti. Solo una volta, ieri, nel terzo quarto, ho visto Spagnolo farlo, subire fallo e realizzare due liberi. Il middle game, il gioco di mezzo, è utile. Non esiste più. Quarto: serve sfruttare il contropiede. I play si devono fermare all'altezza della linea dei liberi, non entrare. Devono tenere le geometrie, triangolare. È diventata una cosa impopolare: ho guidato il Cile al Sudamericano 1973, ho visto 100.000 Europei. Non parlo a caso. L'Italia ha vinto, ma anche perché la Geòrgia è andata in tilt. Ancora: se vuoi battere squadre come Serbia, Germania e Francia, tutti i 12 giocatori devono entrare e dare ciò che io chiamo rendimento minimo o standard. Non eccezionale, basta standard, quel che sei capace di fare. Tre giocatori importantissimi non lo hanno dato: Fontecchio, Gallinari e Thompson. Il Gallo, dopo aver fatto bene in un campionato difficile come quello portoricano, è un oggetto estraneo: deve trovare ritmo e fiducia e per ora viene giustamente lasciato in panchina. Tutti e tre sarebbero da quintetto. Non gli si chiede di essere superstar, ma di offrire un rendimento standard. La squadra ha graffiato, ha dato calci, ha morso. Lo spirito c'è. Ho visto il fuoco, ora voglio vedere il ghiaccio. Desidero spendere una parola anche per Melli. Diouf e Niang sono le sorprese: nessuno si aspettava grandi cose da loro. Melli sta facendo il suo dovere fino infondo. Non mi interessa sapere quanti punti ha realizzato. Ha messo due tiri da tre nel momento più delicato, ha fatto le scelte giuste, non ha mai forzato. Come invece ha fatto Shengelia. Ha sangue freddo e vera leadership. I compagni devono seguirlo. È l'Mvp azzurro delle prime due partite. Ieri gli altri si sono messi in coda ed è arrivato il break di 13-0. È commovente, a volte per come risponde nei momenti chiave mi ricorda Meneghin: quando le cose vanno male, lui c'è. Ora, contro la Bosnia, occorre continuare su questa strada. Pozzecco può essere criticato per non utilizzare Procida: ci sta. Ma per me è giusto sfruttare al massimo Fontecchio. Procida è sacrificato, per ora: ma non si deve demoralizzare. Verrà il suo turno e dovrà essere pronto a rispondere. Il Poz ha anche giocato con un solo piccolo: Spissu. Due palle perse. Saprà valutare. La squadra comunque c'è. I segnali ci sono. Anche se non c'è tempo per festeggiare. Ora serve capitalizzare i progressi mostrati nel secondo tempo.

Altre Pagine

02 settembre 2025

Le parole del giocatore dell'Olimpia Milano.

 
02 settembre 2025

L'allenatore italiano mette in guardia.

 
02 settembre 2025

Italia pronta alla sfida storica con gli iberici.

 
SUPERBASKET SRL
Piazzale Loreto, 9
Milano
20131
Tel: 3499775163
Email: giampierohruby2025@gmail.com
P.iva: 07569570968
Cf: 07569570968