Analisi dell'allenatore azzurro.
Dal Corriere della Sera a cura di Flavio Vanetti, l'analisi di Gianmarco Pozzecco. L'Italia chiede il permesso di avanzare nell'Europeo di basket più a un campione, Luka Doncic, che alla squadra per cui gioca, la Slovenia. Nicolò Melli, capitano azzurro, eccepisce su questa identificazione diretta e unilaterale («Luka è uno dei cinque giocatori più forti al mondo, ma non ridurrei tutto a una sfida contro di lui: la Slovenia ha altri giocatori che sanno che cosa fare»), ma è davvero difficile non vedere il Grande Pericolo nella stella dei Los Angeles Lakers, visti i numeri che sta tenendo in questa rassegna: 32,4 punti di media a partita; inoltre è diventato il miglior realizzatore nella storia della Slovenia Quindi fermarlo è impossibile, al massimo si può provare a limitarlo, evitando soprattutto di abbassare la guardia sui compagni e sminando le situazioni con le quali crea vantaggi per loro. Questo sarà il piano-partita di Gianmarco Pozzecco: «Proveremo a mettere in difficoltà Doncic cercando di non fargli fare una partita pazzesca. Ai miei giocatori chiedo prima di tutto di rimanere concentrati come in questi giorni e poi di essere felici di andare in campo». Se dovesse superare gli ottavi (inizio alle 17.30 italiane, diretta su Sky Sport, Raidue e Dazn), l'Azzurra si «meriterà» la Germania campione del mondo, che ha eliminato con qualche inattesa sofferenza il Portogallo. Clamoroso risultato per la Serbia, sconfitta dalla Finlandia, promossa la Lituania, vincitrice sulla Lettonia di Luca Banchi: l'incrocio con i tedeschi sarebbe il primo atto di un percorso verso le medaglie che, nel tabellone basso, si prospetta durissimo. Ma chi cerca la gloria deve essere pronto a ogni battaglia.
