Alessandro Magro: «Questo progetto a Napoli ha tante similitudini con il mio primo anno a Brescia»

14 novembre 2025 17:30

Il coach ex Brescia crede nel progetto partenopeo.

Dal Giornale di Brescia, le parole dell'ex Alessandro Magro sul progetto Napoli.
L'arrivo in una piazza che viene da una stagione complicata. La «missione rifondazione». L'intenzione di portare idee a 360 gradi, al di là del campo, in un territorio con grande potenziale: «Questo nuovo progetto a Napoli ha tante similitudini con il mio primo anno da capo allenatore a Brescia (era la stagione2021/2022, ndr)». Alessandro Magro si è collegato nel corso della puntata di Basket Time, andata in onda ieri, su Teletutto. La speranza del quarantatreenne fiorentino, head coach del Napoli Basketball, è quella di «realizzare qui ciò che fu creato alla Germani nel corso del triennio in cui ho guidato la squadra. Peppe Poeta e Matteo Cotelli hanno proseguito su quella linea». Magro, che ha smesso di allenare la Germani nel 2024, prova ancora profonda gratitudine verso Mauro Ferrari: «Auguro alla presidenza del mio nuovo club ciò che augurai a Mauro Ferrari, ossia la possibilità di creare una struttura che possa risultare solida nel tempo». Intanto, l'inizio dei partenopei non è stato negativo. Anzi. La squadra di Magro ha vinto tre delle prime sette partite, l'ultima in trasferta contro Trento. In una classifica che per forza di cose è ancora in cerca di equilibri, è a due punti di distanza dalla zona play off (e Final Eight di Coppa Italia). Primo bilancio. La cabina di regia dei prossimi avversari della Pallacanestro Brescia è affidata a Naz Mitrou-Long, il primo playmaker allenato dal fiorentino all'ombra del Cidneo. Il feeling tra i due fu totale. E quell' annata fu la migliore della carriera del canadese con passaporto greco. «Abbiamo atteso a lungo sul mercato proprio perché c'era la possibilità di arrivare a lui» (il trentaduenne era reduce da un biennio da comprimario all' Olympiacos). L'arrivo «ritardato» dell'esterno di Mississauga fa sì che Napoli, adesso, si senta «un po' come in precampionato -sottolinea il coach toscano -. Ma stiamo crescendo. In estate ho corteggiato il giocatore come se si trattasse di una futura fidanzata -scherza Magro -. Sapevo di non potergli offrire la partecipazione a una Coppa e nemmeno un contratto particolarmente pesante. Sapevo, però, di volergli affidare le chiavi della squadra. E so di poterlo riportare ai livelli sui quali si è espresso a Brescia. Lui è consapevole che può sbagliare. A Trento ha commesso un paio di errori, e poi è stato protagonista con due giocate, una in attacco e una in difesa, che ci hanno fatto vincere la partita. Si sta ritrovando gara dopo gara». E come sarà affrontare la Germani? «Ve lo potrò raccontare dopo la partita - conclude l'allenatore -. Rivedrò persone con le quali ho lavorato e che hanno compiuto grandi passi avanti. Rivedrò dirigenti e addetti ai lavori. Brescia resta casa, e non sarà mai una partita come le altre». 

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