Milano, 10 giorni di urlo!

11 dicembre 2025 13:00

5 partite in 10 giorni per l'Olimpia.

Dalla Gazzetta dello Sport a cura di Giuseppe Nigro, il tour de force milanese. Per una squadra a corto di energia e di uomini, come è apparsa nell'ultima settimana l'Olimpia, è uno scenario interessante imbarcarsi in un'apnea da cinque partite in dieci giorni. Ancora più interessante snocciolando il rosario delle avversarie: il Panathinaikos (stasera alle 20.30 al Forum) che forse è la squadra favorita di Eurolega, il Real Madrid che ha quarti di nobiltà da Final Four, il Fenerbahce campione in carica, in mezzo la Virtus che è l'avversaria italiana più stellata, chiudendo nel derby a Cantù di sabato della settimana prossima la serie terribile che precede l'antivigilia di Natale a Dubai.
La conta - Maratona probante anche a piene forze, è improponibile guardare oltre la prossima se ci si arriva nelle condizioni di Milano, che domenica si è presentata con tre Under 19 in panchina e l'infermeria traboccante per le assenze dei lungodegenti Sestina e Diop, gli stop recenti di Mannion e Flaccadori, quello programmato di Guduric, la spalla di Brown, l'influenza che ha fermato Tonut (più quella che ha frenato Ellis e Booker): sette forfeit ti tagliano le gambe anche se sei in sedici, senza neanche entrare nel merito tecnico. In confronto le assenze di Osman e Holmes con cui Ataman si presenta a Milano sono acqua fresca. Ancora un po' senza l'ex Brown, stasera è verosimile il rientro di Tonut e annunciato quello di Guduric, fermato alla sosta delle nazionali (più i match con Baskonia e Trento) per provare a superare la tendinite eredità estiva: oggi la prima risposta del campo. Ci sarà bisogno di tutti e due per dare una mano a Ellis, che da rookie è alla prova da Davide contro i Golia Nunn, Shorts, Sloukas: toglierlo dalla morsa è difficile ma fondamentale per dare energia alla circolazione di palla, a beneficio primario di Bolmaro e Brooks, e secondario di Shields e tutti gli altri. Ma tra i dilemmi della vigilia c'è da capire se - contravvenendo al manifesto iniziale di Poeta - per una volta sia meglio abbassare i ritmi, visto che quattro delle cinque sconfitte del Panatilinaikos sono arrivate quando si è fermato sotto gli 85 punti.
Ricordi greci - È più scaramanzia che logica ricordare che arrivò in condizioni simili la perla della gestione Poeta, la vittoria con l'Olympiacos (che ieri per non farsi mancare niente ha ingaggiato nientemeno che Monte Morris). Di certo quel precedente, insieme al successo sui greci della Virtus un mese e mezzo fa, dice che stasera per l'Olimpia non è persa in partenza. E al clima di quell'impresa richiama proprio coach Poeta con l'appello della vigilia: «Avremo bisogno di tutto il sostegno del nostro pubblico che, come ha fatto con l'Olympiacos, può darci anche le energie che non avremo». Col Forum che domenica dopo il big match con la Virtus chiuderà le porte al basket per tre mesi, per aprirle ai Giochi Invernali, col Pana sarà l'ultima notte di Eurolega da 10 mila per un bel po'. In attesa di capire ormai tra pochi giorni se la capienza dimezzata renderà o meno l'Allianz Cloud una tana, come era il vecchio Paialido. 

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