Una grande Olimpia batte il Pana in casa

12 dicembre 2025 09:40

Ottima vittoria per gli uomini di Coach Poeta.

Da La Gazzetta dello Sport a cura di Giuseppe Nigro, la grande notte dell'Olimpia.
L'Olimpia si scopre grande. La sesta vittoria nelle ultime otto partite di Eurolega, la quinta in sei partite con Peppe Poeta in panchina, è il secondo scalpo di gran lusso della stagione europea di Milano: il Panathinaikos che veniva da quattro vittorie su cinque, dopo l'Olympiacos un mese fa, entrambe aspiranti al trono continentale. Abbastanza per aspettare con fiducia la settimana prossima al Paialido altre due squadre da Final Four come Real Madrid e Fenerbahce. Prima, domenica con la Virtus, c'è da chiudere il Forum per poi lasciarlo tre mesi per i Giochi Invernali. Decimata, Milano, aveva vinto con l'Olympiacos, e decimata era ieri: quasi tutti uomini non in cima alle rotazioni (Toté, Brown, Tonut, Mannion, Flaccadori, Sestina, Diop), ma pur sempre sette. Per tenere il ritmo, dalla festa di ieri è uscito prima (31') Bolmaro, toccandosi l'adduttore sinistro.
Flusso - Milano ha visto premiato il coraggio di cercare di essere sé stessa, la sua miglior versione, tenendo alto il ritmo senza fare calcoli sul fatto che il Panathinaikos poteva essere più battibile a punteggi bassi. Poi ci vogliono le percentuali (17/33 da tre), ma credere in quello che si fa aiuta a giocare con la fiducia che fa entrare i tiri. Alla miglior prestazione in coppa con l'Olimpia, questo Brooks (8/14 da tre) si candida a miglior guardia del momento del continente, il parafulmine di fianco alla personalità di Ellis perché LeDay e Shields siano la ciliegina, e che ciliegina, aspettando la brillantezza di Guduric, che al rientro ha portato quantità e generosità (5 falli subiti, 6 assist). «Abbiamo sempre mantenuto il flusso del gioco e trovato modo di attivare i nostri tiratori - la soddisfazione di coach Poeta -. Poi abbiamo costruito i break sulla difesa: quando abbiamo stretto l'aggressività e la pressione sulla palla abbiamo fatto lo strappo, ora dovremo allungare le nostre strisce difensive. Potevamo essere più cinici nel finale, ma con rotazioni ridotte non potevamo fare di più. Strepitosi». Di là Ataman: «Non siamo una squadra grande abbastanza da pensare di essere una delle favorite di Eurolega dopo non essere stati in grado di fermare la grande partita offensiva di Milano».
Grandinata - Pagato dazio solo al primo giro di cambi, quando l'impatto dell'eterno Sloukas (8 punti in 5') si è aggiunto a quello in area di Faried (4/4 per iniziare) per il 14-0 che aveva visto gli ospiti piazzare la prima spallata (15-23 all'8'), l'Olimpia ha messo le ali con un secondo quarto irreale. Ripresa la testa (36-31 al 13'30") con un 15-2 alimentato dalle tre perse dei palleggiatori ospiti, Milano ha poi travolto il Pana sotto una grandinata di triple, a un certo punto 8 su 10. Quattro in fila in un minuto e mezzo le ha messe un Brooks in trance da 17 punti (5/6 da tre) nel solo 2° quarto. Travolto così da un parziale di 31-7 in 8', il Pana si è ritrovato sotto 52-36 al 18' contro un'Olimpia da 18/26 al tiro al riposo con 11 triple. Il divario è diventato senza ritorno quando l'inizio di ripresa sprint di Shields e LeDay (8 punti in due minuti) ha allargato il fossato sul 67-48 al 24' e poi 80-57 al 29'. Abbastanza anche per perdonare la superficialità con cui nell'ultimo quarto togliere il piede dall'acceleratore ha fatto tornare i greci, mai pericolosi, fino al 95-88. Il saluto dell'Eurolega al Forum dice che è gran Milano.

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