Coach Cotelli: «Prova di maturità»

15 dicembre 2025 13:09

Battuta senza strafare la OJM.

Da BresciaOggi a firma Alberto Banzola, l'ennesima perla stagionale della Germani Brescia. Vince senza esagerare e soffrendo più del dovuto la Germani Brescia, ma il primo posto solitario è il giusto premio a una volata fatta di dieci vittorie in undici partite che racconta di un avvio di stagione strepitoso. Soddisfatto coach Matteo Cotelli, anche se la prestazione non è stata da padrona. «Un'altra vittoria e siamo contenti. Anche se non siamo riusciti a uccidere la partita quando dovevamo». Il rammarico è direttamente proporzionale alla crescita del livello del campionato: «Il livello degli avversari e del torneo sta salendo - conferma Cotelli -. Abbiamo tanti giocatori che sono stati sovra-utilizzati: la forma è una condizione ciclica, e può giocare brutti scherzi». In questi casi può intervenire la second squad: «Cournooh, Mobio e Burnell sono stati fondamentali. Alla fine posso dire che è stata una prova di maturità e consapevolezza». Con qualche salita evitabile. «L'idea era di provare ad avere impatto nel pitturato. Ci siamo riusciti con quintetti più leggeri, con Burnell nel 5 e Mobio nel 4. È un aspetto importante: spesso ci facciamo dei copioni in testa, ma in realtà ci si deve adattare a quello che succede in campo». Tipo la rimonta di Varese nel secondo quarto. «Mi sono un po' arrabbiato negli spogliatoi - rivela Cotelli -. Quando puoi, devi azzannare le partite. Errore mio, in primis». Brescia vince, è prima da sola e vola alle F8 di Coppa Italia. «Il primo traguardo che ha raggiunto la squadra, frutto del lavoro di tutti ma soprattutto dei ragazzi che si sacrificano. Va condiviso con l'ambiente: ci metto la faccia, ma è un traguardo raggiunto da tantissime persone, anche al di fuori dal gruppo». Ai microfoni arriva anche CJ Massinburg. «Varese ha giocato una grande partita - commenta il texano - rientrando sempre quando prendavamo il largo. Siamo stati bravi a capire la lezione in tempo: ci servirà anche in futuro». Fatica a tornare il giocatore che conosciamo, Massinburg. «Gli infortuni muscolari e le loro ricadute sono sempre dietro all'angolo, soprattutto mentalmente. Oggi ho provato al mio corpo che possiamo farcela». La guardia della Germani sottolinea come l'ambiente lo stia sostenendo: «È una squadra speciale ma lo è tutto quello che ci circonda, dai tifosi alla società, in primis Mauro Ferrari. Tutti mi stanno aiutando, tutti. So che questo periodo della mia carriera passerà, ma non scorderò mai quello che Brescia ha fatto per me. È un posto unico». Massinburg racconta di come si trova con Ivanovic, play che nella precedente esperienza bresciana non era presente. «Adesso ho capito perché a inizio stagione mi raccontavate che è il miglior playmaker visto da queste parti». Pensiero finale al big-match di lunedì a Bologna, con la sfida che potrebbe decidere la leadership del girone d'andata: «Dobbiamo essere semplicemente noi stessi, dobbiamo essere Brescia».

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