Vigilia di una complessa trasferta a Tortona.
Dalla Tribuna di Treviso a firma Federico Bettuzzi, la vigilia della sfida trevigiana a Tortona. Un vero salto nel buio: soltanto la Virtus Bologna in amichevole ha già familiarizzato con la nuova casa del Derthona che, lasciata Casale Monferrato, ha trovato definitiva collocazione nell'impianto voluto dal patron Beniamino Gavio. Toccherà quindi a capitan Chillo e soci battezzare il palasport piemontese in via ufficiale con un match che è irto di difficoltà per TvB. Il nuovo corso bianconero è partito con poche conferme - Vital, Gorham, Biligha, Baldasso, il lungodegente Strautins - e tante novità, a cominciare da coach Fioretti in panchina. Ma la Bertram 2025-26 si è dimostrata subito vincente, sbancando il Forum di Assago. «Tortona è molto brava ad accelerare il gioco con punti di riferimento a metà campo - scandisce Rossi -. Per caratteristiche strutturali i nostri avversari possono metterci in difficoltà. Per questo richiederò ai miei ragazzi di giocare una partita di grande costanza nell'arco dei quaranta minuti. Contro Brescia abbiamo dimostrato un atteggiamento positivo, il nostro gruppo non si disunisce davanti alle difficoltà. E da lì vogliamo ripartire». Pur senza Strautins, Tortona ha un repertorio quasi sconfinato di talento. In regia c'è il fosforo di Manjon e Baldasso, Vital e l'ex Trento Hubb sono tiratori mortiferi, il pacchetto lunghi somma fisicità, atletismo, tecnica e mani educate. E poi c'è quell'Andrea Pecchia che ha già dimostrato di essere un collante prezioso, fornendo un apporto decisivo specie a rimbalzo offensivo. L'obiettivo stagionale dei bianconeri è tarato tanto sulla conferma in Coppa Italia quanto sul rientro ai playoff dopo un passaggio a vuoto. L'ottimo debutto in trasferta contro Milano conferma le ambizioni della Bertram che ambisce a stabilizzarsi nelle zone nobili della classifica. Senza Weber, sarà ancora arduo il compito di TvB che dovrà bilanciare meglio le energie per evitare di entrare nella zona rossa della riserva nei minuti finali. Coach Rossi ha già anticipato che potrebbe dare spazio anche al giovane Tommaso Spinazzè per fornire fiato ai titolari e preservarne la lucidità. Il primo obiettivo sarà comunque contenere le folate iniziali dei piemontesi, finora dimostratisi molto bravi in avvio di gara ad imporre un ritmo alto e a scavare il solco nei confronti degli avversari. Proprio quel tipo di spallate vanno evitate per non doversi condannare a rincorrere esaurendo in fretta la benzina. Il match di domenica con Brescia insegna: questa Treviso può far strada. A patto di restare concentrata fino alla fine.